Cultura & Società

Tempo di vacche magre, ma la Versiliana rilancia

di Antonio Lovascio

La Versilia non stappa champagne (troppo caro!) per il battesimo della trantatreesima edizione del suo Festival, ma promette ugualmente un’estate con le bollicine. Bollicine di Cultura e Spettacolo, spalmate in giusta misura e qualità tra luglio ed agosto, per intrattenere, il pomeriggio e la sera, i vacanzieri che – sfidando la crisi – si daranno appuntamento sulle spiagge da Viareggio fin oltre il Forte, al Cinquale, e soprattutto nel grande Parco di Marina tanto caro al D’Annunzio o nel sempre suggestivo centro storico di Pietrasanta. Ci sarà, più che mai, Fernando Botero: per festeggiare gli 80 anni del maestro colombiano (che con la famiglia qui passa lunghi periodi dell’anno, dal lontano 1970), la Fondazione «La Versiliana» ha organizzato dal 7 luglio al 2 settembre un grande evento espositivo. In piazza Duomo saranno collocati sette bronzi monumentali, mentre dieci sculture si potranno ammirare nella chiesa di Sant’Agostino insieme ad un ciclo di acquerelli su tela appositamente realizzati per la mostra. Come inedita sarà la serie di 40 disegni degli anni Settanta che saranno sistemati nelle sale del Chiostro. Poi dal 14 luglio al 25 agosto, nel teatro all’aperto della grande pineta, tante emozioni in musica, danza e teatro: un cartellone costellato da grandi nomi dello spettacolo e della cultura per attrarre – o meglio: sorprendere – un pubblico vasto ed eterogeneo. Se non bastasse, per i i palati più esigenti la «Piccola Atene» dal 20 luglio ospiterà star della classica dentro la sigla «Pietrasanta in concerto». E siccome non c’è «Versiliana» senza «Il Caffè», non mancheranno gli «incontri» pomeridiani con i grandi personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo ideati da Romano Battaglia, che per tanti anni sono stati il «fiore all’occhiello» del Festival. Ma tante sorprese forse si tiene ancora in serbo la professoressa Dianora Poletti, che da pochi mesi è alla guida della Fondazione.

Professoressa Poletti, è un anno di svolta per il Festival della Versiliana? La prima sfida che intende lanciare?

«La mia sfida è quella di ravvicinare soprattutto il pubblico più giovane: per il teatro abbiamo programmato concerti e spettacoli di sicuro appeal sia per i giovani (penso a Mannarino, a Ascanio Celestini, al balletto “Certe Notti” con le musiche di Ligabue) che per le famiglie, le quali in particolare scelgono i musical o spettacoli di prosa come “Il Piccolo Principe”, adatti a grandi e piccini. Il direttore artistico Luca Lazzareschi è stato molto bravo a comporre un cartellone eterogeneo, rivolto a tutti i target di pubblico. E l’obiettivo è anche quello di ravvicinare le nuove generazioni soprattutto al “Caffè”, dove abbiamo cercato di realizzare un palinsesto di argomenti che raccolgano l’interesse anche dei giovani. Una sorpresa sarà anche uno dei conduttori: un giovane ma già affermato scrittore e giornalista, molto apprezzato per il suo stile ironico e semplice, che ha già dimostrato dei saper attrarre l’attenzione di molti suoi coetanei».

In tempi di «vacche magre» com’è possibile produrre cultura di buona qualità?

«Non possiamo pensare di deprimere il bilancio per risparmiare, stiamo puntando a rilanciare la “Versiliana” con nuove attività. Abbiamo fatto un miracolo nella predisposizione di questo cartellone, sia trattando al massimo i cachet delle compagnie, grazie allo sforzo del direttore artistico, sia attivando nuove collaborazioni e mettendo a disposizione di altri enti le professionalità della “Versiliana”. In pieno accordo con il direttore generale Manrico Nicolai abbiamo deciso di contenere le spese di struttura risparmiando sul personale stabile, al contempo avviando situazioni di collaborazione con gli strumenti nuovi che ci consentono una gestione diretta risparmiando sull’intermediazione di lavoro. Un’altra scelta è quella di dilatare temporalmente le attività della Fondazione, non limitandoci al periodo estivo e solo al Festival».

Al momento del suo insediamento ha detto che vuol puntare maggiormente sul territorio. In che modo pensa di coinvolgere tutta la Versilia?

«A mio avviso serve un maggiore coordinamento dei diversi enti e istituzioni culturali, proprio per rilanciare il “Brand Versilia”, che offre una impressionante varietà di eventi di grande prestigio in particolare nei mesi estivi in cui la nostra bellissima terra è molto frequentata. Per questo come Fondazione abbiamo assunto l’iniziativa di avviare un tavolo di confronto con tutti gli enti che qui operano, per studiare insieme una strategia che ci permetta di promuovere il territorio nel suo complesso. Penso che solo attraverso un coordinamento sinergico di tutti gli operatori, si riesca a superare questo momento di difficoltà del settore dello spettacolo e della cultura».

Il 14 luglio parte la stagione teatrale. Gli appuntamenti più significativi?

«Sicuramente il titolo inaugurale della stagione (“Rain Man”, il 14 luglio), è una storia che ha emozionato il mondo e che la Compagnia della Rancia ha saputo splendidamente trasferire dal cinema al Teatro. Sono certa lascerà il segno in quanti lo vedranno. Poi ancora Silvye Guillem – la divina Silvye Guillem – una delle più grandi etoile del mondo che qui porterà in esclusiva italiana il suo spettacolo PUSH con le coreografie di Russel Maliphant. Ancora i Trokadero di Montecarlo, la celeberrima compagnia newyorkese di uomini in tutù, straordinari danzatori che presentano le coreografie più celebri del repertorio classico in parodia. “Bye baby suite”, una vera e propria chicca che racconta l’ultima notte di Marylin nell’intimità di una stanza d’albergo. La bravissima Alessia Innocenti rievocherà quella notte proprio nel giorno anniversario della divina Monroe e lo farà all’Albergo Pietrasanta, hotel di lusso nel centro storico della nostra Città. E poi il teatro di narrazione con Ovadia, Celestini, Paolini. La chiusura in grande con Paolo Conte, ma per citare altri nomi di artisti importanti dovrei riferire l’intero calendario».

Ma la «Versiliana» non è solo teatro. Il successo e la notorietà sono dovuti anche ai talk-show pomeridiani, dedicati alla politica ed alla letteratura, che hanno sempre appassionato i vacanzieri. Le novità di quest’anno?

«È vero, il Caffè è da sempre un grande richiamo ed è quel che rende la Versiliana, unica, famosa e imitatissima. Avremo nuovi conduttori di primo piano, il cinema farà il suo esordio al Caffè, curato da un conduttore d’eccellenza in questo campo, Walter Veltroni che da politico, ma soprattutto da uomo di cultura, ha fatto moltissimo per la “settima arte” e ne è un grandissimo esperto. Avremo, come le dicevo, anche un conduttore molto giovane, una vera e propria sorpresa, una rubrica dedicata all’enogastronomia e ai piaceri della tavola, ma al caffè si parlerà anche di letteratura, di arte, di politica, di scienza. Insomma ce ne sarà davvero per tutti i palati!».

Anche l’arte è di casa alla Versiliana. Quest’anno mi pare che il clou sia una mostra di Botero…«Sì, Pietrasanta festeggerà gli ottant’anni di questo straordinario artista con una sua grande mostra, non solo delle sue sculture monumentali, ma anche dei suoi inediti acquerelli. Sarà una grande festa per tutta la città, non solo per il centro storico… Tornando poi alle attività “extra – festival” della Fondazione, abbiamo avviato già dallo scorso anno una collaborazione con Vernice Progetti e con il Museo Etrusco di Sarteano, che ospiterà una mostra di Ivan Theimer, coprodotta dalla Versiliana. Nella fabbrica dei pinoli ospiteremo le opere di un versiliese di adozione, lo scultore Harry Marinsky». Il vostro è un Format per le famiglie. Per i più piccoli che divertimenti avete programmato?«Sono tantissime le attività dedicate ai bambini e al loro intrattenimento. Studiate però per far divertire i più piccoli in maniera “intelligente”. Lo spazio dei bambini avrà laboratori teatrali e di danze popolari, ma anche laboratori di sartoria, trucco, scenografia, perché in scena andranno spettacoli autoprodotti direttamente da loro. Impareranno a mettere in scena le fiabe usando soprattutto la mimica facciale e per questo le abbiamo chiamate “fiabe sfacciate”. E poi in “Versiliana” abbiamo l’Orto Novello, un vero e proprio orto con insalata, pomodori, fragole, melanzane e peperoni. Non diamo per scontato che i nostri figli conoscano come nasce e cresce quello che si trovano nel piatto a pranzo e a cena. E per fargli conoscere i prodotti naturali abbiamo organizzato anche le “Estrazioni dall’Orto”. Insomma… spazio alla fantasia!». Pietrasanta in luglio ospiterà ancora grandi concerti per gli appassionati della musica classica?«Assolutamente, Grazie al Maestro Guttman Pietrasanta è un vero e proprio cuore pulsante della musica classica. Il festival “Pietrasanta in Concerto”, di cui Guttman è direttore artistico, è cresciuto in maniera incredibile e anche quest’anno farà incontrare a Pietrasanta le più grandi stelle della musica classica, da Martha Argerich a Vadim Repin, Salvatore Accardo, Yuri Bashmet, e grandi orchestre, l’Orchestra da Camera di Basilea, i solisti di Mosca e i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino. Con il Festival Pietrasanta in Concerto abbiamo avviato una proficua collaborazione di cui siamo veramente molto orgogliosi. E grazie a questa prestigiosa collaborazione nel nostro teatro, il 24 luglio, ospiteremo il concerto di Nigel Kennedy, vera e propria star del violino che richiamerà certamente pubblico da tutta Europa».

In questi mesi non ha mai nascosto l’aspirazione di voler dare con la Fondazione un contributo al rilancio della Cultura in Toscana. Estenderete ad altri comuni la collaborazione già avviata con Lamporecchio? Pensa forse ad una «Versiliana» itinerante?

«Beh, sì, vedo la Fondazione come una vera e propria impresa culturale. L’esperienza di Lamporecchio, che è in corso proprio in questi mesi, ci lascia certamente molto gratificati e riuscire ad estenderla anche in altre località è uno dei nostri obiettivi. Nei mesi invernali la Versiliana si “sposta” nel centro di Pietrasanta con la stagione di prosa al Teatro Comunale e con gli incontri al “Caffè”, che quest’anno abbiamo organizzato anche a Forte dei Marmi e a Viareggio, proprio per l’immagine di una “Versiliana” che “si muove” sul territorio. È stato un primo esperimento di sicuro successo che vorremmo proprio poter ampliare sia come spazio territoriale che come frequenza degli appuntamenti. Il primo passo in questo senso lo abbiamo già fatto. Stiamo già rafforzando, per la prossima estate, la nostra collaborazione con Forte dei Marmi».

Viene dall’Università ed intende intensificare la collaborazione con il mondo accademico toscano. Ha già qualche progetto, anche per attrarre alla Versiliana i giovani?

«Anzitutto gli incontri del Caffè d’Inverno hanno avuto il patrocinio dell’Università di Pisa e hanno coinvolto gli studenti delle scuole superiori: il Liceo scientifico di Forte dei Marmi ha anche attribuito crediti formativi agli studenti che li hanno frequentati. Inoltre, stiamo organizzando un progetto proprio con i giovani e l’Università di Pisa in settembre sul cruciale tema del lavoro. La sinergia con le importanti competenze scientifiche che sono presenti nell’Ateneo pisano e in quelli toscani sarà assolutamente rafforzata. Ad esempio, lo scorso inverno in Versiliana abbiamo ospitato il Centro di Educazione Ambientale attivato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Pietrasanta che ha già visto il coinvolgimento della facoltà di Agraria».

Le «anteprime» letterarie appena concluse hanno fatto registrare un grande successo di pubblico sia alle presentazioni dei cinquanta autori italiani e stranieri  nel centro storico di Pietrasanta sia sul web. Dobbiamo essere ottimisti? In Italia si torna a leggere di più, nonostante la crisi?

«Io penso di si, “Anteprime” dimostra proprio questo e lo dimostra anche la “Versiliana”. Ogni volta che abbiamo ospite un autore e presentiamo i suoi libri, si accende la curiosità e i libri si vendono. Se la gente smettesse di leggere sarebbe un vero e proprio disastro, non di solo pane si deve vivere e bisogna trovare la forza per superare questo momento. Io credo fortemente nella cultura intesa in senso ampio, come indispensabile momento di crescita ma anche come importante volano di sviluppo economico».

La scheda

Ha un obiettivo ben preciso: quello di abbattere tutti i campanilismi culturali della Versilia, per proporsi nel 2013 con un «brand», un vero e proprio cartellone unico degli eventi di maggior richiamo. È determinata Dianora Poletti, da pochi mesi presidente della Fondazione «La Versiliana». Lo lascia del resto intuire il suo curriculum professionale: avvocato, dal novembre 2010 preside della Facoltà di Economia dell’Università di Pisa, dove è anche professore ordinario di Diritto privato. Sposata con Massimo Vizzoni, originario di Pietrasanta, noto negli ambienti sportivi versiliesi, ha una figlia, Lavinia, di 23 anni. Dopo essersi occupata per anni di responsabilità civile, di assicurazioni, di corsi formativi per notai, avvocati e dottori commercialisti e aver tenuto lezioni di alta formazione alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; dopo  aver scritto un manuale di diritto privato e voci enciclopediche, con passione si è tuffata in questa nuova esperienza alla guida di una istituzione culturale prestigiosa come «La Versiliana».

Il sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi l’ha scelta proprio perché sa che Dianora, nata a Carrara, è un tipo tosto. Appena insediata, con il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli ha voluto riunire tutti i sindaci e presidenti delle istituzioni e Fondazioni culturali della Versilia, Viareggio compresa. Con estrema franchezza ha esposto il suo programma per realizzare un vero e proprio «sistema» della cultura e dello spettacolo, che sia un valore aggiunto per la Versilia come meta turistica, oltre che una strada obbligata per ottimizzare e ridurre i costi. Ora che si sono insediate, dopo le elezioni, le giunte di Forte dei Marmi e di Camaiore, superate le ultime resistenze Dianora Poletti appena passata questa estate conta di lanciare per il 2013, con i comuni e le più importanti Fondazioni, «una programmazione coordinata e congiunta. Per proporre dunque sul mercato un’offerta culturale unitaria, che non livelli le singole Istituzioni, ma ne esalti piuttosto i diversi punti di eccellenza». Un altro obiettivo, nel quadro di un più efficace servizio, è quello di offrire un sistema ramificato di biglietteria, per facilitare sia i turisti che i versiliesi nell’acquisto dei tagliandi di ingresso ai vari intrattenimenti culturali e di spettacolo. In questo senso «La Versiliana» sta già muovendo i primi passi, grazie alla gestione dei punti informazione e vendita di Pietrasanta e Marina.

A.L.