Toscana

TEATRO, UN PATTO PER MIGLIORARE L’OFFERTA TOSCANA

Sfiora i 2 milioni e 355 mila euro la dimensione economica, per questo 2008, di un progetto regionale approvato dalla Giunta – su proposta di Paolo Cocchi, assessore alla cultura – dedicato al riassetto del sistema teatrale toscano. La delibera, che fa parte del più generale Piano Integrato Cultura per il triennio 2008-2010, mette insieme per questo primo anno risorse già assegnate alla Regione Toscana dal Ministero dei Beni Culturali (1 milione di euro), risorse stanziate dalla stessa Regione (600 mila euro) e cofinanziamenti deliberati da Province e Comuni (per un totale di 754.950 euro). «Molto opportuno – sottolinea Cocchi – il concetto di “patto” che dà il nome alla delibera perché è proprio di questo che si tratta: un patto fra istituzioni per qualificare l’offerta dello spettacolo teatrale, migli! orare la formazione del pubblico, puntare sui giovani e sulle ! fasce co n minori opportunità, conoscere meglio l’intero sistema dello spettacolo e come esso è fruito dal pubblico. Per questo – afferma – è tanto più negativa la notizia dei “tagli” ministeriali che mettono a rischio per il 2009 questo lavoro».Al primo punto degli obiettivi si sottolinea la volontà di rafforzare, in collaborazione con Enti locali e scuole, la formazione del pubblico: ciò anche attraverso la differenziazione degli orari e una maggiore aderenza degli spettacoli alle singole esigenze territoriali. Si vuole poi consolidare il sistema teatrale pubblico toscano partendo dal Teatro Stabile della Toscana (il Metastasio di Prato), attraverso il coinvolgimento dei due Teatri Stabili di Innovazione (Fondazione Sipario Toscana di Cascina e Fondazione Pontedera Teatro). Dovranno anche essere ridefinite le funzioni distributive pubbliche partendo dalla Fondazione Toscana Spettacolo e, per quanto concerne le azioni relative alle innovazioni dei linguaggi, si conferma il rapporto con due soggetti già individuati (Armunia di Livorno e Fabbrica Europa di Firenze) introducendo un terzo soggetto: il Teatro Studio di Scandicci.La ridefinizione della rete dei piccoli teatri, già finanziata con un altro progetto regionale, introdurrà il tema dei “teatri-residenze” con il ruolo di compagnie, artisti, operatori finalizzato a rafforzare l’offerta diffusa e a realizzare azioni promozionali nei confronti del pubblico, anche con l’obiettivo di aumentarne la consistenza. Sarà infine avviato un primo progetto organico per costituire strutture dedicate alla danza.Con la delibera – specifica Cocchi – si amplia, nel 2008, all’intero territorio toscano il progetto con cui è già stato rivisto il sistema teatrale dell’area tra Firenze, Prato e Pistoia. Le risorse complessivamente stanziate, compresi i cofinanziamenti! locali, sono ripartite fra tutte le aree della regione (5 mila euro vanno a co-finanziare l’Osservatorio nazionale delle politiche per lo Spettacolo): Area Aretina: 145.000Area Fiorentina: 435.000Circondario Empolese Valdelsa: 104.500Area Grossetana: 100.000Area Livornese: 305.000Area Lucchese: 70.000Area Massa e Carrara: 100.000Area Pisana: 480.000Area Pistoiese: 140.450Area Pratese: 330.000Area Senese: 140.000(cs-Mauro Banchini)