Si è conclusa al teatro Papini di Pieve Santo Stefano la rassegna teatrale«Il teatro quello vivo». In scena per l’ultima serata la «Cena dei cretini» di Francis Veber, con la regia di Stefano Silvestri che ritorna in Valtiberina debuttando con questo spettacolo dopo un periodo di lunga assenza. E’ brillante ed estrosa la commedia che vede protagonisti sette personaggi così differenti fra di loro. C’è Pierre, piacente ricco e donnaiolo. Ed è proprio lui insieme con gli amici «suoi simili» ad organizzare la «cena dei cretini» dove puntualmente ogni settimana l’ospite d’onore cambia ma le peculiarità rimangono sempre le stesse. Il protagonista (e cretino in questione) è il signor Francois Pignon, un paffutello impiegato al ministero delle finanze, fesso a livelli unici. La sua stramba comicità fa sì che lo spettatore lo possa amare quanto odiare proprio in relazione alla sua naturale stupidità. La rocambolesca avventura che li vede avvicendarsi sul palco coinvolge il pubblico e lo fa riflettere su situazioni comuni, su problematiche attuali e sorridere degli sbagli umani. Sono una miscela di caratteri e di opinioni differenti questi personaggi così simili alla più vera natura dell’uomo. Scenografia accattivante e regia frizzante. «L’officina dei teatri dell’invasione» arriva da Firenze e Stefano Silvestri non ha certo cambiato il suo stile. Giugno chiude così gli appuntamenti dedicati al teatro che ha visto nei mesi passati l’impegno del direttore artistico Luca Ricci e di tutto lo staff di «Capotrave» che ha collaborato alla realizzazione di questo bel progetto.«Capotrave» tornerà presto sui palchi della Valtiberina con il festival estivo «Kilowatt».Linda Mencaroni