Cultura & Società

Teatro: è morto Dario Fo. Aveva 90 anni ed era ricoverato all’ospedale Sacco di Milano

Nato a Sangiano (Varese) il 24 marzo del 1926 è stato un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore e scenografo, oltre ad essere stato sempre impegnato anche nella vita sociale e politica del Paese. Con l’attrice Franca Rame, che sposò nel giugno del 1954, nella basilica di Sant’Ambrogio, a Milano, ha costituito un forte sodalizio anche culturale e teatrale. Nel 1958, nacque  la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (con Fo regista e drammaturgo e Franca Rame la prima attrice e l’amministratrice) che, negli anni seguenti, avrebbe ottenuto grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali. Con la moglie, morta a 84 anni nel maggio del 2013, fu tra gli esponenti del Soccorso Rosso Militante.

Dario Fo ha vinto nel 1997 il premio Nobel per la letteratura. I suoi lavori teatrali fanno uso degli stilemi comici propri della Commedia dell’arte italiana e sono rappresentati con successo in tutto il mondo.

«Si è spenta una voce critica che è stata da stimolo per l’attenzione verso gli ultimi e le periferie della storia. La preghiera che possa incontrare l’amore pieno». È la nota del Custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, diffusa dal direttore della sala stampa, padre Enzo Fortunato, su Dario Fo, morto a 90 anni questa mattina all’ospedale Sacco di Milano. «Dario Fo – ricorda padre Fortunato – è sempre stato legato da affetto e ammirazione per il Santo di Assisi, lo testimoniano alcuni suoi scritti come la poesia per il Santo ‘Il dono della Pace’ e il racconto ‘La leggenda della fonte tiepida’».

Il cordoglio dell’intero Consiglio regionale della Toscana per la scomparsa di Dario Fo è stato espresso dal presidente dell’assemblea Eugenio Giani. «Oggi è scomparso un grandissimo artista, capace di coniugare i linguaggi espressivi più diversi al massimo livello, l’ultimo italiano a ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1997» ha detto Giani.  «Certo, Fo ha fatto anche discutere per le sue posizioni  – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale -; ma quando le posizioni sono espresse con tale acume e carisma è dovuto il massimo rispetto all’uomo di cultura in quanto tale». Fo, ha ricordato Giani, ha sempre avuto forti legami con la Toscana. «Tra le altre cose  era presidente emerito del Carnevale di Viareggio e nel 1998 fu protagonista del carro vincitore ‘Ma che male vi fo’ ideato per la consegna del premio Nobel. E del resto la sua ironia, il suo sarcasmo, la sua critica irriverente erano molto vicini al Carnevale e quello che è da sempre lo spirito toscano».