Cultura & Società
TEATRO: CON «UGOLINO DELLA GHERARDESCA» IL BRUSCELLO DI MONTEPULCIANO INIZIA UNA TRIADE DI INEDITI
Nelle musiche di Ugolino della Gherardesca c’è molto, in generale, della tradizione del Bruscello, quel patrimonio tramandato soprattutto grazie ai bei Bruscelli scritti da Don Marcello Del Balio. Ma stavolta si è dato un interesse particolare alle scene corali, vivacizzandole con balli, cortei e musicisti sulla scena. Hanno mantenuto una grande importanza le scene liriche, dove la normale dinamica del Bruscello in un certo senso si ferma e indugia lasciando spazio alle situazioni emotive dei personaggi, realizzandosi musicalmente anche tramite duetti e terzetti. Un ruolo rilevante è affidato al coro, che interviene per sottolineare i momenti di particolare intensità drammatica, amplificando e sottolineando le vicende interiori dei personaggi. L’orchestra sarà allargata fino a 28 elementi ha spiegato Luciano Garosi direttore musicale del Bruscello – e avremo anche 20 coristi in più. Si tratta di una nostra piccola rivoluzione per dare allo spettacolo un peso sonoro più forte e sostenere meglio le parti cantate. Anche i testi sono stati in parte rielaborati dalle notizie e i dati storici pervenuti sulla vicenda del conte pisano, con l’obiettivo di rendere teatralmente efficace questo famoso fatto storico. Rispetto al poema di Dante ha aggiunto l’autrice Irene Tofanini – si è preferito seguire una linea narrativa più aderente alla realtà: mentre Dante, ad esempio, dipinge i figli di Ugolino come fanciulli, nel Bruscello sono uomini già adulti che ricoprono cariche pubbliche, come in effetti erano quando furono arrestati insieme al padre. Fa da cornice alla vicenda anche la famosa e documentata battaglia della Meloria in cui Pisa perse contro i Genovesi, acerrimi nemici della città toscana. Accanto ai fatti militari e politici, si snodano poi vicende sentimentali ed intrecci amorosi di pura invenzione, mirati, appunto a soddisfare esigenze di carattere drammatico.
Come tradizione il Bruscello di Montepulciano viene portato in scena da attori non professionisti ( chiamati bruscellanti) e da circa 100 comparse, tutti abitanti di Montepulciano e delle zone vicine. Sono felice di questa prima ha detto Marco Giannotti Presidente della Compagnia del Bruscello di Montepulciano perché un nuovo Bruscello rientra pienamente nello spirito di un teatro popolare come il nostro dove tradizione è modernità si fondono sempre di più anche in vista dell’edizione del 2009 quando festeggeremo il 70°compleanno della nostra manifestazione con Pia dei Tolomei.
E a questo proposito il direttore artistico Franco Romani ha indicato gli eventi più importanti che saranno organizzati nel 2009 per il 70 esimo anniversario dedicato alla Pia, che è stato il primo bruscello rappresentato nel 1939. Sarà il culmine di questa trilogia di bruscelli inediti ha sottolineato un vero e proprio anno della Pia doveci sarà il coinvolgimento del Comune, della Fondazione MPS e del Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano per dare risalto sia alla ricorrenza che al personaggio della Pia.