Vita Chiesa
TDS racconta L’Aquila 30 mesi dopo
È dedicato alla ricostruzione sociale dopo il terremoto dell’aprile del 2009 il reportage di Tsd, andato in onda martedì 13 marzo alle ore 21.20 sul canale 85 del digitale terrestre e in streaming su www.tsdtv.it
Sono più di 200 i volontari della Caritas toscana che da giugno 2009 a settembre 2011 si sono alternati nei piccoli centri colpiti dal sisma: Fossa, Sant’Eusanio Forconese, San Demetrio ne’ Vestini, Villa S. Angelo, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Acciano. Ben 17 le Diocesi di provenienza: Arezzo, Fiesole, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Massa Marittima, Montepulciano, Pisa, Pescia, Pistoia, Pitigliano, Prato, San Miniato, Siena e Volterra. E due gli operatori Caritas fissi sul posto a coordinare la rete di accoglienza e il continuo ricambio di forze.
Nonostante i riflettori già spenti sull’emergenza, nell’estate 2011 oltre 90 giovani toscani hanno rinunciato a parte delle vacanze per vivere un’esperienza di servizio accanto alla popolazione aquilana. Nel reportage, firmato da Beatrice Bertozzi e Gianni Vukaj, i volti dei giovani volontari si alternano alle testimonianze degli abruzzesi e danno vita a un racconto corale, inedito, che testimonia la forza della solidarietà quotidiana: frasi brevi, intense, spontanee, ancora non stemperate dal tempo, che alternano lacrime e sorrisi. E per la prima volta tracciano i contorni reali del sisma, troppo spesso vissuto solo come un evento mediatico. Il reportage L’Aquila 30 mesi dopo è stato richiesto all’emittente dalla Caritas Toscana e coordinato sul posto da Alessandro Buti, vicedirettore della Caritas aretina.
L’emittente della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, rilanciata dall’arcivescovo Riccardo Fontana e diretta da Andrea Fagioli, ha deciso di scommettere sul reportage, un genere televisivo tra i più impegnativi che rischia ormai di scomparire dai teleschermi in favore di programmi più leggeri, di mero intrattenimento. La sfida è appassionare nuovamente i telespettatori alla dimensione sociale e di comunità del territorio, attraverso un racconto intenso in grado di emozionare e di interrogare e di far scoprire il valore autentico della solidarietà