Toscana
Tav Firenze. Nardella: Governo risolva, opera va finita
«Caro ministro Toninelli, vieni qui a vedere il paese reale, ti invito, ti invitiamo, vieni a vedere in che condizioni siamo. Vieni a vedere con i tuoi occhi, a toccare con mano quanto questa situazione abbia raggiunto un livello non più accettabile». È l’appello che rivolge il sindaco di Firenze, Dario Nardella, al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, parlando al sit in in via Circondaria, ai cantieri del tunnel Tav, organizzato dal gruppo del Partito democratico in Comune sulle grandi opere. Partendo dalla situazione precaria del sottoattraversamento e della stazione Foster messi in discussione dal governo e paralizzati dal fallimento del gruppo Condotte. Alla manifestazione partecipano una cinquantina di persone fra consiglieri comunali, membri della Giunta cittadina e alcuni lavoratori.
«Il governo- aggiunge- deve poter risolvere questa situazione perché questa opera non solo è già finanziata, non solo è già partita, ma oggi deve finire. Ci sono centinaia di persone che legano il loro destino di lavoratori a questo cantiere, non possono essere lasciati soli». Il sindaco rivolge il suo pensiero a «tutti gli operai che non hanno lo stipendio da agosto: sono fermi, a casa a causa della difficoltà delle ditte, anche se ci risulta che Rfi abbia già la soluzione per superare il concordato fallimentare, e che questa soluzione sia stata consegnata al ministero. Noi siamo qui proprio per questo». Quel che interessa, evidenzia, «é che Firenze non venga penalizzata pesantemente. A noi interessa che i lavoratori tornino a fare quello che stavano facendo». Il sottoattraversamento non può essere lasciato, rimarca il primo cittadino, «in una situazione di totale incertezza». Specialmente se si considera che «quest’opera serve prima di tutto ai fiorentini e ai toscani. Non è l’Alta velocità per i passeggeri che vanno da Napoli a Milano – avvisa -, serve a liberare i binari in superficie». E in questo caso, «la project review c’è già stata».
«È chiaro che noi valuteremo qualsiasi strada per difendere Firenze, anche la strada legale. Continuo a credere che non si possano chiudere gli occhi davanti a tutto questo»., prosegue il Sindaco. «Il governo – ricorda – ha dovuto fare marcia indietro sulla Tap in Puglia perché si è reso conto che quando ti confronti con la realtà, coi posti di lavoro, coi soldi pubblici già impegnati, non si può scherzare, e siamo convinti più che mai che lo stesso valga per Firenze». Vale, prosegue, «per la pista dell’aeroporto che è stata finanziata e va realizzata, per motivi di sicurezza, per i nostri quartieri e per la nostra città, e per lo sviluppo della regione. E vale per la Foster, questa stazione che è stata progettata da anni».
Noi stessi, evidenzia, «abbiamo presentato delle perplessità, e abbiamo ottenuto la project review dal governo precedente». Ora, però, è il monito che rivolge al governo, «non ci sono più giustificazioni per tenere tutto fermo. Ci sono 125 mila tonnellate di cemento che sono state già posizionate, 800 milioni spesi e centinaia di posti di lavoro che ora sono in un limbo, senza un futuro». Nardella ribadisce la posizione dell’amministrazione: «Si deve in tutti i modi andare avanti. Caro ministro Toninelli, vieni qui, ti accompagniamo a vedere questo cantiere che è tuo, è dello Stato, ma riguarda da vicino la nostra città e la nostra regione».