Toscana

Tasse raddoppiate nel 2009 soffrono stipendi e pensioni

di Ennio Cicali

Aumentata quasi del doppio la pressione fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati in Toscana, rispetto all’aumento dei redditi. Secondo i dati di oltre 84 mila dichiarazioni dei redditi presentate ai Caaf Cisl (il Centro di assistenza fiscale) il reddito medio imponibile di lavoratori e pensionati toscani è passato dai 23.518 euro del 2008 ai 24.100 del 2009, pari a + 2,48% a fronte di un aumento del 4,62% dell’imposta media netta. Un rapporto che si ripete in tutte le province, anche se ci sono differenze nel livello dei redditi. La provincia che ha risentito prima e di più della crisi pare proprio Prato, dove si è avuto il più basso incremento del reddito imponibile (+1,27%), corrispondente a un reddito medio annuo di 19. 262 euro netti, più che «doppiato» dall’incremento dell’imposta netta (+2,9%) che comporta un esborso per imposte di 4.341 euro.

Arezzo ha registrato un incremento del reddito imponibile del 2,70% corrispondente a un importo medio annuo netto di 19.038 €, anche qui quasi «doppiato» dall’imposta netta del 5%, con il pagamento di 4.360 euro per imposte.

Situazione che si ripete anche a Firenze con un incremento dell’imponibile del 2,58%, con un reddito medio netto annuo di € 20.100, ma con l’imposta netta del 4,57% e 4.908 euro di imposte.

Grosseto è tra le province con il più alto aumento dell’imposta netta (5,29%) e il reddito medio annuo di € 19.030 (incremento medio 2,66%), i contribuenti hanno pagato 4.318 euro.

Sotto la media regionale Livorno: reddito medio netto € 19.912 (2,19%), imposta netta del 4,01% e il pagamento di 4.685 euro di imposte

L’aumento del reddito medio imponibile annuo di Lucca è stato del 2,28%, pari un reddito medio netto di 18.162 euro annui, incremento dell’imposta del 4,49% e un pagamento di 4,904 euro di imposte.

Più alto in assoluto l’incremento dell’imposta netta per Massa Carrara (5,86%) contro una percentuale del reddito imponibile netto annuo del 3,01%, corrispondente a euro 18.612, importo da pagare € 4.071.

Più alto in assoluto per Pisa l’importo da pagare per imposte, 5.000 euro, con l’incremento dell’imposta netta del 4,35%. Il reddito medio netto è stato di 20.166 euro annui (2,37%).

Imposta netta aumentata del 5,02% a Pistoia, una delle più alte, con il reddito medio netto annuo di € 19.470, e 4.482 euro di imposte pagate.

A Siena, considerata una delle città più ricche della Toscana, il reddito medio annuo netto è stato di 19.896 euro (2,95%), con un incremento dell’imposta netta del 5,27% e 4.937 euro di imposte pagate.

«In Toscana con il modello 730 del 2009 la pressione fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati è aumentata quasi il doppio rispetto all’aumento dei redditi». Basta questo dato, relativo peraltro alla regione italiana con la più bassa addizionale regionale Irpef, a spiegare secondo il segretario generale della Cisl toscana, Riccardo Cerza, la mobilitazione voluta dalla Cisl per chiedere una riforma del fisco che faccia pagare meno tasse a chi le ha sempre pagate e stani finalmente gli evasori, «che – dice Cerza – vanno chiamati col loro nome, ladri!». In Toscana l’iniziativa è partita da Prato, affiancando alle tematiche fiscali anche quelle dell’immigrazione, per un’integrazione sicura e rispettosa della dignità delle persone. «È più “italiano” un immigrato che paga regolarmente le tasse nel nostro Paese – ha detto in proposito Cerza – di chi ha la cittadinanza italiana sulla carta d’identità ma evade il fisco». Con questa iniziativa la Cisl chiede, tra l’altro, meno tasse su salari e pensioni e più assistenza sociale e bonus alle famiglie. Inoltre, dice no agli sprechi nelle Regioni e nei Comuni; e chiede un lavoro dignitoso per i giovani, le donne e gli immigrati.