Lettere in redazione

Tasse, la famiglia è sempre penalizzata

Ma state tranquilli dicono i Ministri economici… ci guadagnerà la famiglia. Detrazioni e assegni familiari in aumento così anche la coscienza dei cattolici sarà salva. Peccato che si ometta un particolare. Non aumentano, anzi restano a livelli assurdi i limiti di reddito per usufruire di tali agevolazioni. Nessuno dice che il limite di reddito perché il coniuge o un figlio siano considerati a carico è di tremila euro (annui, non mensili!) Sapete qual è il limite di reddito per gli assegni familiari? Ventiseimila euro lordi per l’intera famiglia. Per «guadagnarci» bisogna essere evasori totali o in situazioni di emarginazione estrema.

Immagino che i Ministri rispondano: «Noi facciamo le leggi … se poi c’è chi evade questa è una patologia che tocca agli organi preposti estirpare». Viceversa, il legislatore dovrebbe valutare anche l’efficacia o meno di un provvedimento, dovrebbe valutare quale sarà l’impatto concreto. Ebbene il primo impatto è che se ne avvantaggiano solo gli evasori, il secondo è che provvedimenti di questo genere avvantaggiano le coppie di fatto e quindi sono un disincentivo al matrimonio (e la coscienza dei cattolici che ne dice, allora?)

Ovviamente nelle discussioni parlamentari e nel dibattito sul nuovo partito Democratico tutto questo è assente. Certo, «i politici han ben altro a cui pensare».Gabriele ParentiPresidente delegato Patronato Acli della Toscana E’ ancora difficile capire chi ci guadagni e chi ci perda dai provvedimenti della Finanziaria, visto che ogni giorno cambia qualcosa e alle modifiche alle aliquote Irpef si sommano quelle agli assegni familiari con la complicazione del ritorno al meccanismo delle «detrazioni» (al posto delle «deduzioni», introdotte da Berlusconi). Senza parlare degli effetti composti di altre norme (Ici, servizi, bolli auto, tagli ai Comuni…). Aspettiamo il testo definitivo per dare un giudizio e soprattutto per vedere se sono state corretti alcuni errori madornali. Si può però giudicare la «filosofia» che sta dietro a certi provvedimenti. Questo governo ha annunciato di voler intervenire a favore dei nuclei familiari. Però si interviene con le poche risorse a disposizione distribuendo qualche spicciolo ai redditi più bassi. Poco o nulla si fa per introdurre l’«equità orizzontale», cioè quella tra nuclei familiari che hanno lo stesso reddito complessivo, ma una diversa composizione. Non solo, ma i pochi benefici fiscali dovuti al coniuge o ai figli a carico scompaiono con il salire del reddito complessivo. Avendo un costo per lo Stato, ed essendoci poche risorse – si dirà – non si può fare altrimenti. Ma nessuno ci spiega perché questo non sia vero per gli incentivi alla rottamazione delle auto o alla ristrutturazione di un immobile, che – guarda caso – valgono allo stesso modo per chi non ha un reddito e per chi è milionario.Claudio Turrini