Toscana

TARIFFE POSTALI, IL CONSIGLIO REGIONALE CHIEDE CHE VENGANO MANTENUTE

I tagli delle sovvenzioni statali per le spedizioni in abbonamento postale delle testate giornalistiche locali e non profit sono stati contestati dal Consiglio Regionale, che ha approvato a maggioranza una mozione presentata dai consiglieri UDC Giuseppe Del Carlo e Marco Carraresi, con un’integrazione di un emendamento a firma anche di Marco Manneschi (Idv). Con essa viene chiesto al Governo di revocare il decreto intergovernativo che ha cancellato le agevolazioni postali per giornali e periodici, ripristinando le tariffe scontate per la spedizione degli abbonamenti postali per i settori della stampa locale e di quella che non fruisce di altre sovvenzioni e contribuzioni pubbliche, nonché per le testate non-profit.La situazione è critica ed insostenibile, evidenziano i presentatori della mozione, in quanto il decreto interministeriale ha tagliato le sovvenzioni che permettono la pubblicazione di 8.000 testate; gli editori della stampa locale e del non profit dovranno fronteggiare un aggravio del 120% dei costi, senza contare il rischio di dover sospendere le pubblicazioni che, nel caso dell’editoria non profit, sono strumento per la raccolta fondi di molte attività di volontariato e missionarie (utilizzano le testate per comunicare i progetti su cui chiedere contributi ai lettori).“Chiediamo l’abolizione della cancellazione delle agevolazioni postali, decise all’improvviso dal Governo, con partenza dal 1 aprile, senza tenere neppure in considerazione che le testate avevano già raccolto gli abbonamenti a fine 2009 e non possono adesso ricaricare il costo aggiuntivo sui sottoscrittori – ha detto Marco Carraresi (UDC)-. Migliaia di piccole testate, per questo, soffrono il mancato equilibrio finanziario e rischiano la chiusura. Si parla di attacco all’informazione e questo è un fatto che lo favorisce, si puniscono i piccoli editori e si favoriscono quelli più grandi, che hanno molte entrate pubblicitarie”.“Ci sono editori che ingiustamente soffrono per questa decisione del Governo, che mette in serio rischio il pluralismo informativo – ha dichiarato Marco Manneschi (IdV)- e dimostra per l’ennesima volta come il Governo italiano non abbia in cima ai suoi pensieri il principio della libertà d’informazione”.“La decisione del Governo pesa anche sulla possibilità reale di dare vitalità all’informazione locale. Invece di colpire i soggetti deboli –ha detto Nicola Danti (Pd)- il Governo doveva trattare con il monopolista della distribuzione postale, ma capisco che con esso ci sono altri interessi da salvaguardare. Adesso bisogna lavorare per cercare strumenti per garantire una stampa libera locale”.Per Marina Staccioli (Lega Nord Toscana) la mozione non è invece “adeguata alla realtà, perché le cose sono già state corrette da Governo e Parlamento. Ma bisogna fare tutti dei sacrifici, compreso la stampa sprecona di carta, perché a casa si buttano nel cestino tanti fogli informativi”. Nella dichiarazione di voto, Marco Carraresi (UDC), ha replicato: “la collega della Lega dovrebbe informarsi meglio e leggere la mozione. Il non profit lavora per dare voce a tante iniziative importanti e non c’entra nulla con il materiale pubblicitario che arriva nelle nostre cassette postali e che spesso, quello sì, è incentivato dallo Stato”. La mozione messa ai voti è stata approvata dai gruppi della maggioranza. (gdi)