Fino a oggi, la scuola paritaria di ogni ordine e grado ha sempre avuto l’obbligo di pagare la Tari per intero. Perché, insieme alla scuola dell’infanzia comunale, erano considerate al pari di tutte le utenze non domestiche per quanto riguarda il pagamento della tassa sui rifiuti da corrispondere a Asm. Invece le materne, le primarie e le secondarie di primo e secondo grado statali non sono soggette alla tassa perché coperte dal contributo del Ministero dell’Istruzione. Prato è dunque il primo Comune in Toscana ad aver adottato questa misura, mentre nel resto d’Italia esistono sconti nelle grandi città come Milano e Roma (nella capitale le agevolazioni furono prima eliminate dal sindaco Marino e poi reintrodotte su proposta della stessa maggioranza).Come detto, lo sconto applicato è del 20% sulla parte variabile della tariffa. Facciamo un esempio, una scuola come il Cuore Immacolato di Maria, in via Ofanto, di grandi dimensioni, paga quasi 8mila euro l’anno di Tari. Una cifra di non poco conto per le casse degli istituti paritari, sempre alle prese con le difficoltà economiche derivanti dai finanziamenti statali, soggetti a tagli e corrisposti con molti mesi di ritardo, talvolta anche venti, rispetto al dovuto.Lo sconto non sarà automatico, per accedere alle agevolazioni previste nella delibera le scuole dovranno essere in regola con i pagamenti e predisporre specifici progetti educativi finalizzati alla conoscenza del corretto conferimento dei rifiuti e all’importanza dell’utilizzo di materiali riciclati. Gabriella Melighetti, presidente provinciale della Fism, esprime soddisfazione per questo risultato, arrivato dopo tre anni di trattative: «Dobbiamo ringraziare l’assessore Maria Grazia Ciambellotti e il sindaco Matteo Biffoni per aver reso operativa una richiesta alla quale lavoriamo da tempo. Per noi si tratta di uno sgravio importante che arriva in un momento non facile, fatto purtroppo di continui tagli. È una conferma – aggiunge Melighetti – che il sistema scolastico pratese, del quale siamo parte integrante, è corresponsabile».Un’altra buona notizia arriva sul fronte dei contributi comunali. È stata firmata e rifinanziata la convenzione triennale tra il Comune di Prato e le paritarie, scaduta lo scorso anno. L’ufficialità è arrivata con la chiusura del bilancio per l’anno 2016, dunque coperto con 100mila euro di contributi. Nel 2017 e nel 2018 invece arriveranno non meno di 75mila euro all’anno. «Il Comune di Prato si conferma così attento alle realtà scolastiche, come le nostre, che lavorano in sussidiarietà e non è un caso che sia stato il primo in Toscana ad aver deciso di venirci incontro sul pagamento della Tari, perché consapevole del servizio che rendiamo a tutto il territorio», conclude la presidente Fism Melighetti.