Siamo da sempre contrari in modo assoluto alla pena di morte. Non ridarà la vita a chi l’ha persa anzi ne toglie un’altra. Tareq Aziz ci è sembrato il volto più ragionevole che ha limitato, probabilmente, decisioni più gravi da parte del regime di Saddam Hussein. Lo afferma oggi padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di Assisi, commentando la sentenza che condanna l’ex vice-presidente iracheno alla pena capitale per impiccagione. Nel febbraio del 2003 Tareq Aziz, cattolico di rito caldeo, arrivò ad Assisi, un mese prima che scoppiasse la guerra in Iraq, e accolto dalla comunità francescana del Sacro Convento di Assisi si inginocchiò davanti la tomba di San Francesco. All’epoca aveva detto: “Spero tanto nel peso morale della Chiesa” per risolvere la crisi e aveva chiesto ai frati alcuni Tau, i simboli francescani in legno per la sua famiglia.Sir