Cultura & Società
Tante iniziative per «Ginettaccio»
«Quanta strada ha fatto Bartali»… Nessun titolo, come questo verso tratto dalla celebre canzone di Paolo Conte, poteva meglio presentare lo spettacolo teatrale con cui l’Associazione per la solidarietà Giglio Amico, presieduta da Marco Viani, intende celebrare assieme a Regione Toscana e Comune e Provincia di Firenze, e in collaborazione con diverse realtà del mondo dello sport il campione di Ponte a Ema a cinque anni dalla scomparsa, avvenuta il 5 maggio 2000. «Quanta strada ha fatto Bartali», che ha come sottotitolo «L’uomo, il campione, Firenze» sarà quindi proposto al Teatro Comunale del campoluogo toscano giovedì 12 maggio alle ore 21 dalla Compagnia Teatri d’Imbarco, per la regia di Nicola Zavagli con Beatrice Visibelli. I biglietti, ad offerta libera (ma si raccomandano non meno di 15 euro a testa) sono disponibili presso Giglio Amico contattando il numero telefonico 055-602382.
Come nell’occasione dell’altra grande manifestazione promossa dall’associazione al Comunale, «Le voci dello sport», tutto il ricavato sarà destinato in beneficenza, grazie anche all’impegno di ben 18 sponsor che hanno coperto per intero le spese di allestimento, oltre al pittore Silvano Campeggi cui si deve il disegno adottato come logo. Il ritratto del grande Gino sarà ricostruito attraverso una pièce teatrale ma anche con video d’epoca, musiche, letture di testi e monologhi. Ci saranno l’infanzia a Ponte a Ema, le vittorie ai Giri e ai Tour, la rivalità con Fausto Coppi, la natura polemica ed ironica ma anche la grande generosità del campione toscano, emersa anche in tempo di guerra quando si trovò a trasportare documenti falsi per salvare gli ebrei.
Ma Gino Bartali non sarà ricordato solo con lo spettacolo. Venerdì 6, presso il Museo del Calcio di Coverciano, viene infatti presentato anche un prezioso libro dallo stesso titolo, curato dal giornalista Sandro Picchi e donato dalla Giunti editore a Giglio Amico. Si tratta di un volume prevalentemente fotografico dove la vita e la carriera di Bartali sono rivissute soprattutto attraverso immagini e didascalie, quasi come un film senza sonoro. Ma ciascuno dei tredici capitoli è anche preceduto da introduzioni da natura ciclista e relative al costume dell’epoca, quest’ultime curate da Sergio Di Battista. Anche il libro sarà disponibile ad offerta libera presso l’associazione e sarà davvero un bel ricordo del grande campione da consultare e conservare nelle nostre case.
Il più grande gesto in memoria di Bartali sarà però rappresentato dal museo a lui dedicato a Ponte a Ema, di cui, alla presenza della vedova signora Adriana e del figlio Andrea, è in programma l’inaugurazione domenica 15, lo stesso giorno della cronometro del Giro tra Lamporecchio e Firenze. Il giorno dopo, per la tappa verso Ravenna, i corridori si muoveranno da Piazzale Michelangelo ma il via ufficiale verrà dato proprio di fronte al museo stesso.