Firenze

TANTE INIZIATIVE PER DIRE GRAZIE AL PAPA

«Stanchezza ma anche tanta gioia, una grande serenità pur con tutti i disagi che si vivono in mezzo alla folla». Silvia fa parte dei pellegrini fiorentini che si sono messi in coda per portare l’ultimo saluto a Giovanni Paolo II. «Nella fila si canta, si prega, ci si mescola con i pellegrini di altre città e di altri paesi. Ci sono bambini, ragazzi, anziani; ogni tanto partono cori e applausi spontanei». Da Firenze sono partiti sei pulman organizzati dall’agenzia diocesana Turishav; altri si sono organizzati per proprio conto. Come Sara, che è partita di sera ed è entrata in San Pietro la mattina del giorno dopo, verso mezzogiorno: «L’attesa è stata lunga ma valeva la pena, vedere il Papa è una grande emozione. Abbiamo incontrato tante facce da tutto il mondo. Quando si entra nella basilica poi finalmente c’è il silenzio, il raccoglimento: è una emozione forte».Ma cosa spinge a questo viaggio faticoso? «Un grande senso di gratitudine per questo Papa» risponde Silvia. «Personalmente sono impegnata alla preparazione della Gmg di Colonia. Le iscrizioni aumentano: di sicuro è quello che il Papa desidera, è l’impegno che ha lasciato a noi giovani, continuare a camminare seguendo le indicazioni che ci ha dato».La Chiesa fiorentina si è riunita in preghiera domenica scorsa, in Duomo, per la Messa presieduta dal cardinale Antonelli: era presente anche il presidente della comunità islamica Izzedin Elzir che ha consegnato al cardinale un messaggio di cordoglio; un messaggio è giunto anche dal rabbino Joseph Levi. Giovedì sera alle 18,30 celebrazione di suffragio presieduta dal vescovo ausiliare Maniago. Dopo la Messa, anche il vescovo Claudio partirà per Roma per i funerali: «Porterò a Roma – ha detto ai microfoni di Radio Toscana Network – il dolore, il cordoglio e la gratitudine del popolo fiorentino verso questo grande Papa».Per i funerali, venerdì mattina, è stato istallato un maxischermo dentro il Duomo, con la collaborazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore.