Vita Chiesa

TAIZÉ, FRÈRE ROGER AI GIOVANI: CON LE VOSTRE UMILI VITE POTETE DIVENTARE PORTATORI DI PACE

“Ciascuno può partecipare alla costruzione della pace Questo è vero per tutti, per ognuno di voi: con le nostre umili vite, possiamo diventare portatori di pace là dove siamo”. È l’appello lanciato ieri sera da Frère Roger, fondatore della comunità di Taizé, ai giovani partecipanti del tradizionale incontro europeo di fine anno, in corso ad Amburgo (fino al 2 gennaio). “Nella famiglia umana – ha detto frère Roger – ci sono stati dei periodi in cui un piccolo numero d’uomini, donne, giovani è stato capace di modificare il corso di certe evoluzioni storiche. Stando in preghiera davanti a Dio, sono stati degli invisibili fermenti di pace là dove vivevano. Non sono solo i responsabili dei popoli che costruiscono il futuro”. Impresa, tuttavia, non facile. “di fronte alla chiamata di Dio – ha avvisato il fondatore della comunità – possono esserci per tutti dei momenti in cui il sì e il no si scontrano. Talvolta, tutti possono conoscere delle inquietudini, esitazioni e anche dei dubbi”. Per scioglierli frère Roger ha concluso con una testimonianza personale. “Nella mia giovinezza, in quel periodo (1940, ndr) in cui c’erano tante lacerazioni nel mondo, mi chiedevo: perché questi contrasti tra gli uomini e tra i cristiani? E mi domandavo: esiste una strada per arrivare a capire l’altro nella fiducia? Un giorno mi dico: comincia da te, impegnati a fidarti, a non esprimere giudizi severi, cerca di capire e troverai la gioia. All’origine di Taizé, c’è questo desiderio: amare e dirlo con la propria vita. E con i miei fratelli giungiamo a questa scoperta: più ci si avvicina gli uni agli altri, più ci si capisce. Allora si allontanano le separazioni che lacerano. Vorrei ripeterlo: Dio abita al centro del nostro animo. Allora c’è una gioia del cuore per chi risponde alla chiamata di Dio”. (Sir)