Toscana
TAGLIO PROVINCE: PDL, IN TOSCANA 5 PIU’ LA CITTA’ METROPOLITANA DI FIRENZE
“Se l’obiettivo dichiarato è quello di ridurre alla metà il numero delle province, in Toscana questo obiettivo è a portata di mano”. Il gruppo regionale Pdl ha presentato oggi la sua proposta per il riordino delle province toscane: 5 più l’area metropolitana di Firenze. “Ferma restando la città metropolitana di Firenze – spiegano i consiglieri del Pdl -, Arezzo ha già nella sostanza i numeri per vedere confermata la sua Provincia, mentre accorpamenti assolutamente naturali, secondo i criteri proposti dal Governo, risultano quelli tra Pisa e Livorno, Lucca e Massa-Carrara, Prato e Pistoia, Siena e Grosseto. Questa soluzione che il PdL regionale (Partito e Gruppo consiliare) formalmente propongono, è già realizzabile nel rispetto della legge nazionale approvata dal Parlamento, con l’unica modesta deroga, eventualmente da richiedere, per quanto riguarda la dimensione territoriale della provincia di Prato-Pistoia. Deroga che, fra l’altro, potrebbe non essere necessaria se taluni Comuni destinati a ricadere nella città metropolitana di Firenze ritenessero, nella loro autonomia, di unirsi alla nuova ‘provincia manifatturiera’ della Toscana centrale”. Nettamente contrari invece alla proposta del presidente Rossi sulle 3 macro-aree. “Il frenetico protagonismo del Presidente Rossi e dell’Assessore Nencini sulla questione del riordino delle province – sottolinea il gruppo Pdl – sta esasperando tutti i problemi senza risolverne alcuno. La Giunta ha scatenato la «guerra dei capoluoghi» spargendo promesse che allo stato sono completamente irrealizzabili. In generale viene prospettata la soluzione delle 3 aree vaste, concepita ben prima della riforma Monti, che contiene un equivoco di fondo. Il riordino delle province, secondo la legge nazionale, prevede il dimezzamento del numero di questi enti ma non certo la creazione di 3 sub-regioni di estensione spropositata e prive di un minimo di omogeneità territoriale”.