In attesa del varo definitivo del provvedimento tagliatasse il Forum del Terzo Settore esprime, in una nota diffusa oggi, tutta la sua preoccupazione per una riforma fiscale assolutamente non concertata con le parti sociali, di carattere puramente politico e dal costo sociale altissimo. È una riforma fiscale – dichiarano Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli, portavoce del Forum – che preoccupa e il cui apparente vantaggio sarà alla fine pagato dai cittadini, specie quelli più svantaggiati. Per la copertura del provvedimento il presidente del Consiglio ha infatti genericamente parlato di riduzione di beni e di servizi’ alla quale si dovrà aggiungere la minor efficienza causata dal blocco del turnover nel pubblico impiego che prevede per ogni 5 pensionamenti una sola nuova assunzione’. Secondo il Forum del Terzo Settore, questi, insieme agli altri tagli annunciati, si andranno ad aggiungere ad una Finanziaria già pesante, basata su un forte contenimento delle spese e nella quale non hanno trovato posto le nostre richieste: dal fondo nazionale per le politiche sociali quasi dimezzato, all’assenza del fondo per la non autosufficienza, alla mancanza di provvedimenti contro la povertà e per l’inclusione sociale. Un’ultima nota: in Italia – concludono Patriarca e Rasimelli – le imposte dovrebbero essere progressive in funzione del reddito. Non chiamiamo quindi contributo di solidarietà’ un’imposta dovuta. Non è affatto un’elargizione dei più ricchi, come il nome farebbe pensare. Sir