Alla Gmg di Sydney parteciperanno anche gruppi di giovani musulmani, ebrei e buddisti. A confermarlo al Sir è mons. Anthony Fisher, vescovo ausiliare di Sydney e coordinatore della Gmg che a meno di tre mesi dall’inizio della Giornata traccia un bilancio dei preparativi. Tutti i rappresentanti delle altre chiese e religioni presenti a Sydney hanno risposto con entusiasmo all’invito. Sia ebrei che musulmani metteranno a disposizione le loro scuole e alloggi e prenderanno parte al Youth festival. A loro si aggiungeranno anche buddisti e protestanti. Questo Paese dice mons. Fisher – ha una base multiculturale e multireligiosa. Penso che potrà essere una bella occasione per un possibile meeting tra i vari rappresentanti religiosi. Un’impronta particolare alla Gmg verrà data dalla presenza aborigena e dei giovani dal Medio Oriente: Nella cerimonia di apertura, nella baia dell’Harbour Brigde, il Papa sarà accolto da danze tribali. A Sydney ci saranno anche giovani dall’Iraq e Terra Santa. Per facilitare la partecipazione di un gruppo di iracheni, troppo poveri per finanziarsi il viaggio, – rivela il vescovo – abbiamo chiesto e ottenuto dal governo Usa una sponsorizzazione. Grazie alla loro presenza, unita a quella di altri giovani mediorientali, la messa finale sarà predisposta anche in arabo.Sir