Vita Chiesa

SVIZZERA: I VESCOVI SULLE UNIONI GAY, «PROTEGGERE IN MODO INCONDIZIONATO IL MATRIMONIO TRA UOMO E DONNA»

“Occorre sopprimere ogni discriminazione nei confronti delle persone, ma il carattere unico del matrimonio tra un uomo e una donna deve essere protetto in maniera incondizionata”. Per questo, i vescovi chiedono al Consiglio degli Stati di “non adottare la legge” che istituisce un registro per le unioni tra persone della stesso sesso “nella sua versione attuale”. E’ una delle posizioni adottate dai vescovi svizzeri nell’ultima Assemblea ordinaria che si è svolta dal 1 al 3 marzo. Nel corso dei lavori, i vescovi hanno affrontato anche i temi della protezione della vita “dal suo inizio alla sua fine” ed hanno dibattuto sulla legge federale relativa alla ricerca sulle cellule staminali che sarà al centro di un referendum. Sulla questione è stato istituito dalla Conferenza episcopale un gruppo di lavoro che si pronuncerà tra breve.

“I vescovi – si legge nel comunicato finale dell’assemblea – tengono comunque a riaffermare da oggi che il rispetto assoluto della vita umana, dall’inizio alla sua fine, si impone in modo imperativo”. Durante l’Assemblea, la Conferenza episcopale svizzera ha parlato anche del primo Incontro nazionale dei giovani cattolici che si terrà a Berna dal 5 al 6 giugno con la presenza eccezionale del Santo Padre. Per preparare il viaggio di Giovanni Paolo II una delegazione del Vaticano, guidata da mons. Renato Boccardo, si è recata in Svizzera dal 26 al 27 febbraio ed ha incontrato il Comitato organizzatore e rappresentanti delle autorità federali. E’ consuetudine – fa sapere la Conferenza episcopale svizzera – che “l’annuncio ufficiale di questa visita sarà fatta, salvo imprevisti, qualche settimana prima della partenza del Papa”. Sir