Vita Chiesa

Suor Lucia, prima di morire l’addio del Papa

Prima di morire suor Lucia, la 97enne veggente di Fatima morta domenica 13 febbraio nel convento carmelitano di Coimbra (Portogallo centrale), ha avuto il tempo di leggere un ultimo messaggio che il Papa le ha inviato sabato scorso. La notizia è confermata all’agenzia cattolica portoghese Ecclesia dal vescovo di Coimbra mons. Albino Cleto, che le è stato accanto fino agli ultimi momenti insieme alle consorelle, al medico e all’infermiera.

Suor Lucia, racconta mons. Cleto, “è riuscita a leggere da sola, domenica mattina, il testo del fax inviato dal Santo Padre”. Nella lettera il Papa, esprimendo vicinanza e benedizione alla religiosa, pregava per lei perché potesse “vivere questo momento di dolore, sofferenza ed offerta con lo spirito della Pasqua, del passaggio”.

Il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, ha riferito che “per il Papa sarà una notizia molto triste”: “Sappiamo bene quanto fosse profonda la relazione di amicizia tra i due – riporta l’agenzia Ecclesia -. Si sono incontrati diverse volte, e per Giovanni Paolo sono stati sempre momenti di grande spiritualità”. Il Papa ha infatti sempre detto che fu la Madonna di Fatima a deviare il proiettile di Alì Agca che lo colpì il 13 maggio 1981. Per questo volle che la pallottola estratta dal suo intestino fosse incastonata nell’aureola della statua della Vergine durante la sua visita a Fatima il 13 maggio 2000. In quell’occasione fu anche rivelato il terzo segreto di Fatima, fino ad allora sconosciuto, nel quale si parlava del “vescovo vestito di bianco” che cade a terra “come morto” e della lotta “dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani”, riferito all’Urss e ai Paesi del blocco comunista. E tutta la Chiesa portoghese sta esprimendo il suo dolore per la morte dell’ultima dei tre pastorelli che a partire dal 13 maggio 1917 hanno assistito alle apparizioni della Vergine, rivelando i famosi tre segreti di Fatima. Per gli altri due pastorelli, i fratelli Francisco e Jacinta Marcos morti poco tempo dopo le apparizioni, è stata già avviata la causa di canonizzazione.

Molto probabilmente, conferma mons. Joao Alves, vescovo emerito di Coimbra, “è naturale che anche il processo di canonizzazione di suor Lucia sarà avviato di diritto”. Così la descrive mons. Alves: “Ho sempre trovato in suor Lucia una persona semplice, con il gusto del dialogo, interessata alla vita, specialmente ai problemi dei poveri: una persona con una fede molto semplice e profonda”.

Per il Patriarca di Lisbona il cardinale José Policarpo, suor Lucia “era una religiosa fedele che esprimeva la sua vocazione attraverso la sua semplicità di vita, mai cercando il protagonismo”. Per l’attuale vescovo di Coimbra mons. Albino Cleto era “una persona umile, che accoglieva sempre con carità le persone che chiedevano di incontrarla, ma fuggiva per quanto possibile i contatti pubblici e di protocollo. Era una vera carmelitana”. Mons. Cleto ha detto che è morta a causa “della debilita propria dei 97 anni, quasi 98. Aveva molta difficoltà ad alimentarsi”. Intanto in Portogallo è stato proclamato per martedì 15 febbraio un giorno di lutto nazionale. Il corpo di suor Lucia sarà trasportato dal Carmelo alla cattedrale di Coimbra dove mercoledì si svolgeranno i funerali solenni. (Sir)

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Fatima, tutto è svelato

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