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Summit sulla tratta: Agire perché l’ingiustizia non abbia l’ultima parola

Crimini contro l’umanità che devono essere riconosciuti come tali. Il Papa ancora una volta ha definito così, senza mezzi termini, la tratta delle persone, il narcotraffico, la prostituzione, il mercato nero degli organi e lo sfruttamento, invocando davanti ad oltre cento tra giudici e procuratori, giunti da tutto il mondo e riuniti in un convegno in Vaticano, la piena assunzione di responsabilità e la consapevolezza di una sfida enorme, da colmare con leggi e azioni concertate. Anche la Chiesa – ha affermato il Pontefice – è chiamata ad impegnarsi per essere fedele alle persone, senza mai cadere in quell’adagio che la vorrebbe fuori dalla politica, anzi “deve mettersi nella ‘grande politica’, che è tra le forme più alte dell’amore”.