Il Papa auspica che i leader politici mondiali siano attenti all’importanza delle religioni nella costruzione del tessuto sociale di ogni società, e al serio dovere di assicurare che le proprie scelte politiche siano volte al perseguimento del bene comune. Così mons. Vincenzo Paglia, presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, ha sintetizzato questo pomeriggio alla Farnesina in un briefing con la stampa i contenuti dell’incontro che questa mattina Benedetto XVI ha avuto in Vaticano con una delegazione dei 129 partecipanti al IV Summit dei leader religiosi che si chiude questa sera a Roma, promosso in vista dell’incontro del G8. La delegazione, necessariamente ristretta, ha precisato mons. Paglia era costituita, oltre che dallo stesso presule, dal vescovo di Regensburg; da un rappresentante della Chiesa ortodossa di Mosca; dal rabbino di Gerusalemme Mordechai Piron; dal teologo musulmano Mohammed Amine Smaili e dal buddista Nichiko Niwano. Salutando i presenti, il Papa ha rievocato il proprio recente viaggio in Israele, ha sottolineato l’importanza di buone relazioni con la Chiesa ortodossa di Mosca, si è soffermato sul ruolo dell’Europa e, ha aggiunto Smaili presente al briefing, ha ribadito la necessità del rispetto delle civiltà e delle culture del mondo musulmano per la pace nel mondo.Sir