Toscana

SUMMIT DI JOHANNESBURG, IL CONTRIBUTO DELLA TOSCANA

Oltre 60 mila partecipanti attesi, tra capi di stato e di governo, amministratori pubblici, scienziati, rappresentanti dell’industria e dei sindacati, responsabili di organizzazioni non governative, giornalisti; dieci giorni di riflessioni, interventi, confronti in cui tutto il pianeta sarà chiamato a dare risposte sul suo futuro; decine e decine di manifestazioni ed eventi collaterali ad arricchire il programma di quello che è atteso come il più grande meeting mai ospitato dall’Africa. Tutto questo sarà il Johannesburg Summit, (più precisamente Wssd, World Summit on Sustainable Development) il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, in programma dal 26 agosto al 4 settembre 2002, che, 10 anni dopo l’Earth Summit di Rio de Janeiro, dovrà fare il punto sui risultati raggiunti fino ad oggi e indicare i nuovi impegni. Un appuntamento a cui la Regione Toscana parteciperà non da semplice spettatrice. Ai lavori del summit, la Toscana, che sarà rappresentata dall’assessore all’ambiente Tommaso Franci, membro della delegazione italiana, sarà chiamata a portare le numerose esperienze realizzate o in via di realizzazione sul terreno di uno sviluppo sostenibile, responsabile nei confronti dell’ambiente e delle nuove generazioni.

La Toscana è stata la prima regione italiana a promuovere Agende 21 locali. Già il Piano di sviluppo regionale 1998-2000 – il primo a caratterizzarsi proprio per il concetto di sviluppo sostenibile – aveva infatti previsto l’avvio di tre esperienze pilota, da avviare nella zona dell’Amiata, nel comprensorio del cuoio e nell’area livornese. Nel 2001 erano già 40 i Comuni che avevano imboccato la strada dello sviluppo sostenibile dotandosi di Agende 21 e rendendo protagonisti amministratori locali e operatori economici di interventi in grado di garantire sviluppo e tutale ambientale. L’obiettivo è che entro il 2005 tutti i Comuni toscani promuovano strumenti di certificazione e gestione ambientale.

A Johannesburg la Regione Toscana sarà particolarmente interessata allo sviluppo di tre tematiche: quella del rapporto tra economia ed ambiente, in cui potrà trovare posto anche l’esperienza del Piano energetico regionale, con cui la Toscana ha posto le condizioni per una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di gran lunga maggiore di quanto le sarebbe spettato in base ai protocolli di Kyoto; quella del rapporto tra ambiente e globalizzazione, in particolare per quanto riguarda la questione degli accordi commerciali internazionali che ultimamente si sono caratterizzati come punitivi per le regioni maggiormente attente alle ragioni dell’ambiente; quella del ruolo e dell’autonomia dei governi regionali. A Johannesburg la Toscana avanzerà alcune proposte concrete, in particolare per quanto riguarda l’utilizzazione della carbon tax e l’istituzione di un’Organizzazione mondiale dell’ambiente (vedi scheda). La Toscana presenterà a Johannesburg anche dei materiali, appositamente predisposti per il vertice mondiale. In particolare un film-documentario – “La Toscana: lungo il fiume“- già trasmesso con successo dalla BBC World. Prodotto da Tve (Television trust for the Environment), organizzazione indipendente no-profit, il documentario è un vero e proprio viaggio lungo l’Arno, che in meno di mezz’ora permette di scoprire le potenzialità e le problematiche ambientali e sociali del fiume e dei territori che attraversa. In Sudafrica la Toscana porterà anche la pubblicazione “Tuscany and the enviroment – Ten years after Rio”, nonché l’edizione inglese del rapporto Segnali ambientali in Toscana, proponendo così l’esperienza di una pubblicazione in grado di dare conto degli indicatori ambientali di una regione, nel loro rapporto con le politiche pubbliche.

Le proposte della Toscana

Il sito ufficiale del Summit di Johannesburg