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Sulla Via de la Plata per dare una mano all’asilo di Nuru

«Come tutte le partenze anche questa non fa eccezione: si porta con sé tante paure ma anche tante speranze. Le paure sono quelle dettate da una forma fisica che non è mai stata il massimo in questi mesi (…) La paura nasce dagli anni che passano; l’ultimo cammino risale al 2012 e tre anni in più, di questi tempi, non sono pochi. (…) Le speranze e gli stimoli sono molti di più delle paure perché sono fatti di uomini e donne, di amici, di pellegrini che cammineranno con me, di bambini africani ai quali è dedicato tutto il cammino; sono fatti da quelle scatoline che abbiamo distribuito per mari e per monti, da quelle monetine che vi saranno messe dentro e da quel meraviglioso progetto che tutti quanti insieme raggiungeremo: cibo per l’asilo Nuru del villaggio di Hombolo in Tanzania». Sono brani della lettera che Nicola Pini ha scritto agli amici alla vigilia del pellegrinaggio che prende il via da Siviglia giovedì 30 aprile e che lo condurrà lungo la Via de la Plata fino a Santiago di Compostella, dove giungerà l’11 giugno. Scopo del cammino – che Nicola condividerà prima con gli amici Loris e Marco poi, salutato quest’ultimo a Salamanca, continuerà «a coppie» grazie all’arrivo delle mogli Paola e Mirella – è appunto quello di raccogliere fondi per la missione gestita dall’amica Maria Carla. I pellegrini racconteranno tutti i giorni il loro cammino con collegamenti in diretta con Radio Toscana.Intervista di Marco Lapi. Montaggio di Matteo Fagioli