Toscana

Suicidio assistito, via libera alla legge toscana dal Collegio di garanzia della Regione

Il ricorso era stato presentato dal centrodestra. Dura era stata la posizione del card. Lojudice, presidente della Cet, al momento dell'approvazione della legge in Consiglio regionale: «Una sconfitta per tutti»

Il collegio di garanzia della Regione Toscana, organo ausiliario regionale chiamato a valutare la conformità allo Statuto delle leggi approvate in Toscana, ha deciso all’unanimità che le legge sul fine vita approvata dall’Assemblea toscana l’11 febbraio scorso “non presenta le violazioni statutarie prospettate e che dunque, in relazione ai profili contestati, è conforme allo Statuto”.

Dura era stata la presa di posizione del cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente dei vescovi toscani, al momento dell’approvazione della legge in Consiglio regionale: «Sancire con una legge regionale il diritto alla morte non è un traguardo, ma una sconfitta per tutti».

Il ricorso formale era stato presentato, il 15 febbraio, da Fi, Fdi e Lega in Regione chiedendo di valutare se la norma sul suicidio medicalmente assistito “in assenza di una legge statale che assicuri la necessaria uniformità”, risultasse “conforme allo Statuto della Regione Toscana con il riparto di competenze legislative previsto in Costituzione”. Un ricorso che aveva, di fatto, congelato l’entrata in vigore della legge.

L’organo regionale aveva 30 giorni di tempo per prendere una decisione: se si fosse espresso a favore dei ricorrenti, l’iter che ha portato all’approvazione della legge sarebbe stato tutto da rifare. Con la decisione odierna, invece, si dà il via libera alla promulgazione della legge.