Toscana

SUDAN, INTENSI COMBATTIMENTI A KADUGLI; LA TESTIMONIANZA DEL VESCOVODI EL OBEID

Juba (Agenzia Fides) – “I combattimenti continuano, l’intera popolazione è fuggita dalla città” dice all’Agenzia Fides mons. Michael Didi Adgum Mangoria, Vescovo coadiutore di El Obeid, nella cui giurisdizione rientra il sud Kordofan (nel sud Sudan), la cui capitale, Kadugli, è da giorni al centro di violenti combattimenti tra le truppe del nord e del sud Sudan. “L’ONU ha inviato alcuni osservatori. Due suore comboniane ed un sacerdote, insieme a qualche decina di persone, sono state fatte sgomberare dalla chiesa dove si erano rifugiati e si trovano ora nel compound degli osservatori dell’ONU” dice il Vescovo. Mons. Mangoria, pur apprezzando il loro intervento, sottolinea che gli uomini inviati dall’ONU “sono semplici osservatori e non peacekeeper. Non sono in grado di proteggere nemmeno sé stessi, figuriamoci i civili”.“Ci sono 7 parrocchie nella regione dei Monti Nuba, di cui una a Kadugli. Ho contattato i parroci delle altre parrocchie e mi hanno detto che da loro la situazione è calma. Il problema è quindi nella città di Kadugli” evidenzia Mons. Mangoria. Per far comprendere la gravità della situazione il Vescovo riferisce: “questa mattina sono riuscito a telefonare alle religiose che si trovano sotto la protezione dell’ONU, ma non riuscivo a sentirle bene a causa del rumore dei combattimenti che provenivano dalla città”. Mons. Mangoria spera che vi siano spazi per una trattativa: “un parlamentare mi ha detto che vi sono dei tentativi di trovare una soluzione pacifica, ma finora la situazione è bloccata e i combattimenti continuano” . (L.M.)