Mondo
Sudan: Caritas Internazionale, appello per sostegno e una risposta umanitaria efficace
Oltre 8 milioni le persone costrette ad abbandonare le proprie case

In vista del secondo anno di guerra in Sudan (aprile 2025) e con l’intensificarsi della crisi umanitaria che coinvolge milioni di civili, Caritas Internationalis, Cafod, Act Alliance e Norwegian Church Aid chiedono urgentemente un maggiore sostegno internazionale. I numeri riportati dagli organismi parlano di oltre 8 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case in Sudan, mentre circa 3,5 milioni fuggite nei paesi confinanti da aprile 2023. Mentre le nazioni ospitanti hanno dimostrato una straordinaria solidarietà nell’accogliere i rifugiati, si legge in una nota congiunta, “la loro capacità di fornire assistenza è messa a dura prova. Senza un urgente sostegno finanziario, la loro capacità di sostenere gli aiuti umanitari crollerà presto. I finanziamenti insufficienti, uniti alle preoccupazioni per il congelamento dei finanziamenti degli Stati Uniti, stanno esacerbando una situazione già disastrosa”. “Esortiamo la comunità internazionale – si legge nella nota – a intensificare il sostegno finanziario e ad assicurare che gli aiuti raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Oltre ai finanziamenti, un impegno diplomatico decisivo è essenziale per promuovere una risoluzione inclusiva e pacifica del conflitto, che garantisca alla società civile locale, comprese le organizzazioni guidate da donne, un posto al tavolo”. Per gli organismi umanitari il prossimo Senior Officials Meeting (Som) a Bruxelles rappresenta “un’opportunità fondamentale per affrontare queste urgenti questioni. Sosteniamo fermamente l’inclusione di Ong locali e organizzazioni della società civile, la cui conoscenza diretta e gli sforzi in prima linea sono essenziali per dare forma a una risposta umanitaria efficace”.