Un appello per la fine delle ostilità nella striscia di Gaza è stato rivolto a entrambe le parti in conflitto e alla comunità internazionale dai patriarchi, vescovi e capi e delle Chiese cristiane di Gerusalemme. Nell’esprimere il nostro profondo dolore per il riaccendersi del ciclo della violenza tra israeliani e palestinesi e il perdurare della mancanza di pace in terra santa, denunciamo le ostilità nella Striscia di Gaza e tutte le forme di violenza e uccisioni da entrambe le parti si legge nella nota diffusa da Radio Vaticana’ in cui i capi religiosi esprimono anche lo sgomento per la distruzione, morti e spargimento di sangue che avvengono mentre celebriamo il Natale, la nascita del re dell’amore della pace. Questo spargimento di sangue e violenza continua la nota non porteranno alla pace e alla giustizia ma alimenteranno l’odio e l’ostilità e così continuerà il confronto tra i due popoli. I religiosi si rivolgono ai rappresentanti di entrambe le parti in conflitto perché ritrovino la ragione e cessino gli atti violenti, che solo portano distruzione e tragedia e li sollecitano a lavorare per risolvere le loro differenze con mezzi pacifici. L’appello coinvolge anche la comunità internazionale, chiamata a assolvere alle sue responsabilità e intervenire immediatamente e attivamente per fermare lo spargimento di sangue e far cessare tutte le forme di scontro; alla comunità internazionale si chiede anche di impegnarsi nel porre fine allo scontro in corso e nel rimuovere le cause del conflitto. I religiosi si rivolgono anche alle varie fazioni palestinesi alle quali chiedono di porre fine alle divisioni e conciliare le differenze, di avviare una riconciliazione nazionale e usare mezzi non violenti per raggiungere una giusta pace nella regione. Il messaggio è firmato da 13 capi di varie Chiese cristiane a Gerusalemme tra cui il patriarca latino Foud Twal.Misna