Prato

Stranieri: Prato città dei bambini

di Damiano Fedeli

E’ un record nazionale: a Prato vive la più alta quota di minori stranieri rispetto al resto d’Italia. Su cento stranieri pratesi, un quarto (per la precisione 26,1) sono bambini. A fotografare la situazione degli immigrati sul territorio è il rapporto nazionale sulla popolazione straniera residente in Italia (un quadro aggiornato al primo gennaio di quest’anno) realizzato dall’Istat. Complessivamente, sono 26.120 gli stranieri residenti a Prato, un numero in crescita dell’11,9% rispetto all’anno precedente. Tradotto in altri termini, significa che in provincia, un cittadino su dieci è straniero. La crescita degli stranieri a Prato si pone al di sopra della media nazionale, che è del 10,1%. Sono leggermente di più gli uomini (quasi 14mila) che le donne (poco più di 12mila).

La provincia fa segnare anche altri record secondo il rapporto: è quella che, in proporzione, ha il maggior numero di nati stranieri: oltre un quarto (precisamente il 27,3%) di tutti bambini nati qui è figlio di immigrati. Molto alta anche l’incidenza della seconda generazione, fra le più presenti in Italia: sul complesso degli stranieri, il 17,7% è nato qui, una quota che pone la città al quarto posto in Italia, dietro tre province siciliane e subito dopo quelle del Nord Italia.

La comunità principale è, naturalmente, quella cinese, con quasi 11mila residenti (il 41,9% degli stranieri pratesi). La «China Town» cittadina è la seconda d’Italia, poco meno consistente di quella di Milano (14mila persone), ma più corposa di quella di Roma (7300 cinesi). Ovviamente le cifre ufficiali non rendono conto esattamente della consistenza del fenomeno cinese a Prato.

Altro gruppo particolarmente consistente è quello degli albanesi, con quasi 4mila residenti: la comunità è la quinta più grande in Italia, dopo quelle di Roma, Torino, Milano e Firenze. Intanto, la Diocesi ha celebrato, domenica scorsa, nella chiesa di S. Francesco, la Festa dei Popoli, un evento per dimostrare l’attenzione della comunità cristiana alla città multietnica: «La Chiesa pratese è la casa di tutti, al di là della diversa provenienza e delle singole storie personali», ha detto il vescovo Simoni.

(dal numero 35 del 7 ottobre 2007)