Toscana
STRAGI NAZIFASCISTE: 755 CIVILI TRUCIDATI IN TOSCANA NEL ’44, COLPEVOLI ANCORA IMPUNITI E FASCICOLI OCCULTATI
Sono 755 le vittime civili – uomini, donne, vecchi, bambini anche di pochi mesi – uccise per rappresaglia dai militari nazisti in 14 eccidi avvenuti in Toscana tra l’aprile e il settembre del 1944. Su queste stragi (tutte impunite eccetto una), la Commissione di inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli relativi a questi crimini ha tolto il segreto e reso pubblici gli atti. «Amaramente constatiamo che per la maggior parte delle vittime giustizia non è stata fatta – ha detto ieri ai giornalisti Carlo Carli, capogruppo Ds in commissione – ed è una colpa aver lasciato impuniti i nazisti che si macchiarono di simili crimini contro l’umanità, attuati col proposito di seminare il terrore tra la popolazione civile ed impedirle i contatti con i partigiani».
Le vittime civili uccise sono state, in tutta Italia, circa 15 mila, quattromila delle quali furono uccise in Toscana. «Nell’immediato dopoguerra c’erano tutti gli elementi per fare i processi contro i colpevoli che nella maggior parte dei casi sono stati identificati – ha proseguito Carli – ma non c’è stata la volontà e quel che emerge dalle carte è che anche i pochi condannati hanno avuto una pena assai ridotta, e il più delle volte sono stati graziati». Questi 14 fascicoli sono stati desecretati in quanto non sono oggetto di processi in corso e la Commissione – ha spiegato Carli – ha deciso di rendere noti solo gli atti non sottoposti all’attenzione della magistratura. Il vaglio di questi eccidi toscani è stato fatto dai giudici militari di La Spezia che – dopo la scoperta dell’archivio romano di Palazzo Cesi, dove erano occultati 695 faldoni di crimini nazifascisti impuniti – hanno accertato che nessun procedimento era in corso. Tuttavia – ha chiarito Carli – «processi su queste stragi potrebbero ancora essere fatti in presenza di nuovi elementi». Ora queste carte saranno conservate in Parlamento – ha aggiunto Carli – che sarà «il luogo della memoria di questi crimini insieme ai paesi dove sono stati perpetrati e copia ne verrà data anche al Parco nazionale della pace di Sant’ Anna di Stazzema». (Ansa)