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STRAGI IN UGANDA: CEI, URGONO UN PRONUNCIAMENTO INTERNAZIONALE

“Da mesi vengono diffuse notizie di stragi perpetrate da forze ribelli sulla popolazione civile del Nord dell’Uganda e nessuno sembra in grado di contrastare tali violenze, in una situazione in cui non appaiono chiari i contrapposti interessi che nella regione mantengono tristemente attive diverse formazioni militari”.Inizia così il comunicato diffuso oggi dall’ufficio stampa della Conferenza episcopale italiana in merito alla drammatica situazione in cui versa il Pese africano. “La Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese – si legge ancora – condivide la dedizione di tanti missionari, missionarie e volontari che continuano a suscitare motivi di speranza nell’animo di persone umiliate e che qualcuno sembra voler cancellare dalla storia del Paese. Fa propria la richiesta dei missionari operanti nella regione settentrionale dell’Uganda affinché non venga ulteriormente rimandato un pronunciamento internazionale che apra la strada ad efficaci azioni di aiuto umanitario e a credibili azioni di pace”.Ricordando che l'”esempio dei martiri ugandesi, dei quali abbiamo fatto memoria lo scorso 3 giugno, continua ad offrire alle parti in causa una luminosa testimonianza di pace ed unità”, la Commissione Cei “chiede: ai mezzi di comunicazione la più puntuale e obiettiva informazione su quanto accade nella regione; al Governo italiano l’interessamento presso le Istituzioni internazionali; alla comunità ecclesiale la solidarietà della costante invocazione di preghiera per la pace e la concordia”.Sir