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STRAGI DEL SABATO SERA; VESCOVI DELL’EMILIA ROMAGNA: REAGIRE SENZA PIÙ INDUGIO
Reagire senza più indugio e affrontare con ogni energia questa ecatombe’ che va decimando le generazioni giovanili, scompaginando famiglie e società e aggiungendo sventure ulteriori alle già tante tragedie della strada e del lavoro. La richiesta, riferita alle stragi del sabato sera, viene dai vescovi dell’Emilia Romagna, che, in occasione della settimana mondiale della sicurezza sociale indetta dall’Onu (23-29 aprile), hanno stilato un documento dal titolo: Giovani! Non fate della strada un cimitero. Ci sembra – scrivono i vescovi di dover parlare non più solamente delle stragi del sabato sera’, bensì del flagello quotidiano che colpisce non solo le metropoli o le centrali del turismo e del divertimento, ma tutto il Paese. Quattro le richieste che i presuli avanzano. Alle autorità competenti chiedono norme inflessibili per esigere, da quanti conducono discoteche o locali di divertimento, orari più fisiologici e disciplina più controllata riguardo a ciò che si fa, si beve, si assume. Ai genitori, invece, la richiesta è di non essere permissivi o rassegnati all’andamento delle cose.
Il documento si rivolge poi ai sacerdoti e agli educatori religiosi e laici della comunità cristiana, delle parrocchie, delle associazioni e dei movimenti, invocando una nuova stagione educativa che si prenda cura dei nostri ragazzi e giovani, memore dell’immensa opera pedagogica svolta nelle parrocchie e nelle istituzioni cattoliche a metà del secolo scorso. Queste prosegue il testo – si fecero carico della formazione spirituale, culturale, civica, sportiva, ricreativa, aggregando i giovani all’insegna di quei genuini valori che rendono autentica la vita giovanile e solida la preparazione alle responsabilità della vita. Un’ opera che nel tempo si è resa difficile perché sono spesso venute meno le contribuzioni e le collaborazioni economiche e la stessa adesione delle famiglie alla grande opera educativa-umanitaria della Chiesa. L’ultimo appello dei vescovi, infine, è per gli stessi giovani, affinché sappiano, con una vera coscienziosa opposizione e con l’inventiva di cui sono capaci, contrastare, alla radice, la smania dello sballo’ di tanti loro coetanei.