Con le sue recenti dichiarazioni riguardanti il tragico attentato alla Chiesa dei santi di Alessandria d’Egitto, Benedetto XVI chiaramente non incoraggia ingerenza nei fatti interni di un qualsivoglia Stato ma si appella a tutti, singoli individui e governi, per il rispetto delle fedi e pratiche religiose delle diverse comunità e promuovere così società armoniose e pacifiche. E’ quanto ribadisce il nunzio apostolico in Egitto, mons. Michael L. Fitzgerald, in una nota diffusa ieri e pervenuta al SIR. Nel testo il rappresentante della Santa Sede ripercorre i passaggi principali dei discorsi del Pontefice alla messa del 1 gennaio, dell’Angelus del 2 gennaio e del Messaggio per la Giornata mondiale della pace, che avevano suscitato le reazioni del grande imam della moschea di Al Azhar, Ahmed El Tayyeb, che aveva parlato di un’ingerenza inaccettabile negli affari dell’Egitto. Dalle parole del Papa, secondo mons. Fitzgerald, emergono, invece, due cose degne di nota: la prima è il riconoscimento che l’attacco contro i cristiani ha ripercussioni su tutta la popolazione e la seconda è l’appello a rispondere in modo non violento all’attacco. Nello stesso tempo, si legge nella nota, Benedetto XVI ha esortato le persone a non cedere allo sconforto e alla rassegnazione davanti alle forze negative dell’egoismo e della violenza sottolineando come le parole non bastano ma c’è bisogno di un’azione concreta e costante da parte dei responsabili delle nazioni, aggiungendo anche che ogni persona deve essere piena dello spirito di pace. Nel suo Messaggio per la Giornata mondiale della pace, spiega il Nunzio, il Santo Padre oltre a richiamare l’attenzione sul fatto che i cristiani sono il gruppo religioso più perseguitato a causa della propria fede, difende la religione e tutti i credenti con parole che non riguardano solo i cristiani ma tutte le religioni. La nota della nunziatura in Egitto è stata accolta con favore dal portavoce di Al-Azhar, Mohamed al-Refaa Tahtawy, le cui dichiarazioni sono riportate da siti egiziani: se il Papa dice di non interferire negli affari dell’Egitto e sostiene la posizione del Governo egiziano, accogliamo con favore la dichiarazione.Sir