Toscana
STATUTO REGIONALE E LEGGE ELETTORALE, NENCINI CHIEDE ALLA COMISSIONE DI CONCLUDERE I LAVORI
«Chiederò al Presidente della Commissione Statuto, Piero Pizzi, del quale conosco la sensibilità istituzionale, la convocazione della Commissione Statuto in modo continuativo per sciogliere i nodi ancora sul tavolo, a partire dal titolo I e fino alla adozione di un testo che deve essere largamente condiviso». Lo afferma, in una dichiarazione, il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini. «Troppo alto conclude è il rischio di non avere più tempo per compiere la più rilevante riforma di questa legislatura, entrata ormai nel suo ultimo anno di vita». L’intervento di Nencini arriva dopo l’acceso dibattito nella Sottocommissione per la legge elettorale sulla proposta della Margherita. «Noi proponiamo osserva Erasmo D’Angelis l’adozione di una modello combinato che si basa su un impianto misto tra quota maggioritaria in 29 collegi uninominali, che eleggono una metà dell’assemblea, e una quota proporzionale, in circoscrizioni provinciali, che elegge l’altra metà. È un sistema che tiene insieme tre elementi fondamentali: visibilità della coalizione, visibilità dei candidati, ruolo dei partiti». La Sottocommissione ha deciso di non accogliere questa proposta e di continuare a lavorare sulla bozza già predisposta. Il più critico è stato il capogruppo della Margherita Alberto Monaci, che è uscito dall’aula senza partecipare al dibattito. «Ci hanno presentato una bozza già stilata sottolinea che conteneva una serie di elementi, come l’eliminazione delle preferenze e il voto agli immigrati, non improntati alla ricerca di un minimo di dialogo». «Con le posizioni assunte dalla Margherita sulla legge elettorale è la replica del capogruppo di Forza Italia Lorenzo Zirri Toscana Democratica si è dissolta, è saltata, non esiste più. Ma insieme a Toscana Democratica, aggregazione ormai datata, è saltato anche il Triciclo, la lista Prodi, che è sicuramente più fresca e dovrebbe rappresentare il futuro. La maggioranza di Claudio Martini, sulle questioni Statutarie in Consiglio Regionale, non c’è più».