L’Associazione Scienza & Vita accoglie con favore il Documento sullo stato vegetativo e di minima coscienza elaborato dal gruppo di lavoro a cura del ministero della Salute. La definizione di persona in stato vegetativo, da considerare come gravissima disabilità, è fondata sui dati più recenti della ricerca scientifica sottolinea il copresidente Lucio Romano e coniuga in maniera virtuosa tali considerazioni con un’organizzazione assistenziale di accoglienza e prossimità anche a livello domiciliare. Si fa chiarezza, poi, su una terminologia spesso fuorviante e obsoleta, che, attraverso l’uso dei termini permanente e persistente, ha creato confusione in ambito classificativo e normativo e nell’opinione pubblica. Scienza & Vita condivide una politica sanitaria di assistenza che garantisca anche a domicilio i necessari interventi sanitari finalizzati ad assicurare cure ordinarie e prevenzione delle complicanze. Dal documento emerge che il 50-75% dei pazienti in stato vegetativo post traumatico recupera l’attività di coscienza. I risultati cui è pervenuto il gruppo di lavoro conclude Romano non escludono la possibilità di elementi di coscienza in persone in stato vegetativo, anche con possibili recuperi tardivi. Tutto ciò si traduce in orientamenti assistenziali rispettosi del rigore scientifico e della dignità delle persone.Sir