Toscana

SRI LANKA, APPELLO ALLA PACE DELL’UNIONE EUROPEA, JAFFNA E TRINCOMALEE ISOLATE

“La violenza senza senso non risolverà il conflitto etnico” si legge in un comunicato della presidenza finlandese dell’Unione europea che “invita il governo dello Sri Lanka e le Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte) a cessare subito le ostilità e riprendere i colloqui di pace”. Intanto rimangono relativamente inaccessibili agli operatori umanitari molte aree settentrionali e orientali del paese, dove i separatisti tamil delle Ltte lottano per uno stato indipendente. Rimangono praticamente isolate l’enclave governativa settentrionale di Jaffna – tra il 1990 al 1995 territorio delle Ltte che ora la rivendicano e da venerdì scorso teatro di intensi combattimenti – e le aree intorno al porto di Trincomalee – dove gli scontri causati dal controllo di un corso d’acqua strategico in circa tre settimane hanno provocato 200-300 morti e oltre 100.000 sfollati.

“Siamo in grado di raggiungere i rifugiati nei campi, ma non possiamo introdurci in aree insicure” ha detto Mahbub Alam, capo del Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) nel nord e nell’est del paese, mentre i funzionari di varie agenzie internazionale così come gli osservatori scandinavi della Missione di monitoraggio della tregua (Slmm) si stanno trasferendo più a sud.

Intanto le forze governative hanno rafforzato le loro linee di difesa a Jaffna, nonostante una notte relativamente “calma” dopo i combattimenti di ieri a Kilali. Secondo le prime stime militari ufficiali degli scontri iniziati venerdì nella penisola, 250 guerriglieri e 150 soldati sarebbero morti negli scontri tra venerdì e mercoledì, mentre altri 100 ribelli e otto militari avrebbero perso la vita ieri. Durante il passato conflitto sono morte circa 65.000 persone, mentre da dicembre a oggi sono oltre 1400 le vittime e 135.000 i civili sfollati a causa delle ripetute violazioni del cessate-il-fuoco del febbraio 2002 che – secondo gli osservatori della Slmm – oramai “esiste solo sulla carta”.Misna