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SOMALIA, SI COMBATTE PER STRADA DA TRE GIORNI A MOGADISCIO, OLTRE VENTI LE VITTIME

Violenti scontri sono in corso ormai da tre giorni nella capitale della Somalia Mogadiscio. Lo riferiscono fonti giornalistiche internazionali, precisando che i combattimenti, di cui ancora nono sono chiare le cause, hanno causato da lunedì a oggi oltre 23 vittime e numerosi feriti. Soltanto ieri mattina, 11 persone sarebbero rimaste uccise e altre 25 ferite nel corso della rinnovata sparatoria tra due gruppi di uomini armati. La zona interessata, secondo alcune testimonianze, sarebbe quella settentrionale del quartiere di Abdel Aziz. Le vittime sarebbero prevalentemente civili. Durante gli scontri è stata utilizzata artiglieria leggera, lanciagranate e alcune jeep con sopra montate mitragliatrici pesanti. L’agenzia francese ‘Afp’ che riporta la testimonianza oculare di un proprio giornalista, sottolinea che, nonostante il tentativo di raggiungere un ‘cessate il fuoco’ tra le parti avviato nelle ultime ore dagli anziani della zona, la battaglia di ieri sia stata la più intensa e violenta registrata fino ad ora. Dal 1991 la Somalia è un Paese senza Stato né istituzioni, precipitata nel caos in seguito alla caduta del dittatore Siad Barre. Da tredici anni è in preda a scontri tra clan rivali, che comunque continuano a ricevere armi dall’esterno. A nulla sono servite finora le tredici conferenze di pace tra i numerosi clan somali, sempre fallite senza alcun accordo. I mediatori impegnati nei colloqui di pace, che si trascinano stancamente dall’ottobre 2002 in Kenya, in questi ultimi giorni hanno fatto sapere che presto tutti i protagonisti della crisi somala torneranno al tavolo dei negoziati. Riferendosi ai ‘signori della guerra’ che nei mesi scorsi avevano abbandonato polemicamente le trattative organizzate dall’Igad (l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo dei Paesi del Corno d’Africa).Misna