Un numero imprecisato di persone numerose secondo fonti locali sarebbe rimasto ucciso in queste ore a Mogadiscio, dove intorno alle 7:00 sono ripresi violenti combattimenti nei quartieri meridionali di Taleh e del cosiddetto chilometro 4′. La MISNA lo ha appreso poco fa da fonti contattate nella capitale. All’ospedale Medina’ si contano al momento 3 morti, di cui due miliziani, e 60 feriti, in gran parte gravi. Un giornalista locale ha detto alla MISNA al telefono da Mogadiscio che le vittime sarebbero già decine da ieri pomeriggio, quando sono ricominciati i combattimenti tra la sedicente Alleanza anti-terrorismo’ appoggiata in modo indiretto dagli Usa – e le milizie delle Corti islamiche, legate a gruppi radicali. Ieri sarebbero state uccise almeno 12 persone. Si sentono colpi di mortaio e mitragliatrici pesanti, alcuni sono caduti anche vicino all’ospedale ha riferito alla MISNA un infermiere del Medina’, aggiungendo che migliaia di persone starebbero fuggendo dalla zona dei combattimenti per dirigersi all’esterno di Mogadiscio. Nei quartieri dove si combatte c’è stata a lungo la base di Abdulkasin Salad, ex-presidente del Governo federale di transizione. All’inizio di maggio le due fazioni sono state protagoniste di gravissimi scontri che hanno provocato non meno di 150 morti in gran parte civili e oltre 250 feriti nelle zone settentrionali di Mogadiscio. Misna