Toscana

SOMALIA, MOGADISCIO: PROSEGUONO COMBATTIMENTI, AUMENTA BILANCIO VITTIME

Sarebbero 35 le vittime dei combattimenti, tra la sedicente ‘Alleanza anti-terrorismo’ e i miliziani delle cosiddette Corti islamiche, iniziati due giorni fa nella zona nord di Mogadiscio e proseguiti anche oggi nel quartiere di Siisii: “Da ieri 35 persone sono morte da entrambe le parti, inclusi anche civili, e oltre 70 sono rimaste ferite” ha detto alla ‘Reuters’ Ali Nur, membro dell’Alleanza. Siyad Mohamed, capo dei miliziani islamici, ha confermato che gli scontri sono ripresi questa mattina con nuove vittime, “di cui almeno quattro nelle nostre file”. Secondo Hussein Gutale Rage, portavoce dell’Alleanza “la situazione rischia di aggravarsi. Se le milizie islamiche non cesseranno il fuoco entro oggi – ha aggiunto – altri membri della nostra coalizione, che finora sono rimasti fuori dai combattimenti, si uniranno a noi”. Testimoni locali hanno riferito che un colpo di mortaio ha colpito un’abitazione uccidendo sei persone della stessa famiglia; solo la scorsa notte almeno 12 persone sono state ricoverate nell’ospedale di Medina per ferite di arma da fuoco; altre 15, in gran parte civili, sono state trasportate al centro sanitario di Kaysenay. A nulla è servito finora un tentativo di mediazione promosso da anziani e intellettuali per riportare la calma: “Ogni volta che scoppiano combattimenti tra milizie rivali proviamo a cercare una soluzione attraverso il dialogo, ma è sempre più difficile convincere i contendenti”, ha detto Garad Yussuf Dibad, un conosciuto leader tradizionale. Nei giorni scorsi il presidente Abduallahi Yussuf, che controlla la città di Johwar, ma non la capitale, ha espresso preoccupazione per l’appoggio degli Usa all’Alleanza in funzione anti-terroristica.Misna