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SOMALIA, CONSIGLIO SICUREZZA ONU INSISTE SU RAPIDO INVIO MISSIONE DI PACE AFRICANA

L’urgente invio in Somalia della missione di pace dell’Unione Africana è stato ribadito la notte scorsa dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, con l’obiettivo di “creare le condizioni necessarie al ritiro di tutte le forze straniere in Somalia”; il riferimento – non indicato in modo esplicito – è soprattutto all’esercito dell’Etiopia, schierato sul terreno a fianco delle forze governative e determinante per la sconfitta delle Corti islamiche alla fine di dicembre scorso. In una dichiarazione, i Quindici chiedono anche il rapido invio di una missione tecnica dell’Onu per verificare in tempi brevi le condizioni di sicurezza in somalia.

Il Consiglio di sicurezza – in un documento letto dal presidente di turno, l’ambasciatore della Slovacchia – ha appoggiato la proposta della conferenza di riconciliazione nazionale annunciata dal presidente somalo di transizione Abdullahi Yusuf nei giorni scorsi durante il vertice dell’Unione Africana ad Addis Abeba. Palazzo di Vetro chiede ai paesi africani di contribuire al contingente di pace di circa 8.000 uomini già approvato dalla stessa Unione Africana e dall’Onu a dicembre. Finora, però, solo tre paesi (Nigeria, Uganda e Burundi) hanno garantito la metà dei soldati necessari alla forza di pace in Somalia, che probabilmente si chiamerà ‘Igasom’ e sarà gestita dall’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad), di cui fanno parte sette paesi dell’Africa orientale. Misna