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SOMALIA, CONSIGLIO DI SICUREZZA RINVIA ANCORA DECISIONE SU MISSIONE ONU

Resta ancora senza risposta la richiesta di aiuto, attraverso il dispiegamento rapido di una forza di pace delle Nazioni Unite, della Somalia al Palazzo di Vetro. Nella notte il Consiglio di Sicurezza ha diffuso un comunicato della presidenza nel quale si informa che il massimo organo decisionale del Palazzo di Vetro accoglie con soddisfazione la firma (a Gibuti il 18 agosto scorso) dell’accordo di pace tra il governo e gran parte dell’opposizione politica ed armata somala ma che al momento può solo “prendere nota” della richiesta “urgente” delle parti per una missione Onu nel paese entro 120 giorni dalla firma, come previsto dall’intesa siglata. “Riconoscendo i recenti sviluppi politici positivi – prosegue la nota – il Consiglio ha riaffermato la sua volontà di considerare, al momento appropriato, che una missione delle Nazioni Unite prenda il posto della Missione dell’Unione Africana in Somalia (Amisom), purchè sul terreno vi siano le condizioni politiche adeguate e migliori la situazione di sicurezza”. La nota si conclude poi con la “raccomandazione” dei 15 membri del Consiglio al segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, di avviare piani per il dispiegamento di una forza di stabilizzazione internazionale chiedendogli “una descrizione dettagliata e solida sulla fattibilità di inviare una forza multinazionale” e invitandolo anche a contattare gli Stati che potrebbero contribuire alla missione in Somalia. Il segretario generale dovrà riferire entro 60 giorni dei risultati della sua azione. Teatro di un aspro conflitto politico armato da quasi due anni, costato già la vita a migliaia di persone, la Somalia continua ad essere abbandonata al proprio destino. La missione africana dispiegata dallo scorso anno nel paese doveva contare su 8000 uomini, ma ad oggi nel paese sono presenti solo 2600 soldati (ugandesi e burundesi).Misna