Toscana

SOMALIA, 40.000 CIVILI FUGGITI NELL’ULTIMA SETTIMANA, 365.000 DA FEBBRAIO

Sono oltre 40.000 i civili fuggiti da Mogadiscio nell’ultima settimana a causa dei combattimenti tra le milizie antigovernative e i soldati etiopi appoggiati da elementi fedeli al governo di transizione somalo (Tfg). La MISNA lo ha appreso da fonti dell’Ufficio per il coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) per la Somalia, le quali precisano che in totale dal primo febbraio scorso al 27 aprile sono più di 365.000 i somali scappati dalla capitale teatro di violenze quotidiane e di ciclici e intensi combattimenti. La maggior parte degli abitanti di Mogadiscio ha trovato rifugio nella regione di Galgadud (109.000 persone), circa 84.000 in quella della Bassa Shabelle, 63.000 nella Media Shabelle e 40.000 in quella di Mudug. La maggior parte degli sfollati è composta da donne, bambini e anziani. Secondo fonti Onu lo sfollamento degli abitanti di Mogadiscio, quasi un terzo dell’intera popolazione cittadina, è il “più vasto movimento di popolazione registrato finora nel 2007 in tutto il mondo”. Intanto – sull’onda della vittoria militare ottenuta nelle ultime 48 ore dalle forze governative che sono riuscite a prendere il controllo delle aree a nord della città considerate roccaforti dell’insurrezione – il governo di transizione ha chiesto ai civili di tornare a Mogadiscio, perché la violenza è ormai finita. “Le principali operazioni militari sono finite e chiediamo alla gente di tornare alle loro case” ha detto oggi il ministro dell’Informazione, Madore Nuunow Muhammad, precisando che per facilitare il rientro il governo ha messo in piedi una commissione speciale incaricata di assistere gli sfollati a trovare una sistemazione. In realtà, almeno per il momento, la gente sta continuando a lasciare Mogadiscio e, come già accaduto nelle scorse settimane, approfitta delle calma relativa in corso in città, per trovare rifugio da parenti e amici in altre zone, temendo una possibile ripresa delle violenze.

Misna