Toscana
Solidarietà, nasce un coordinamento regionale
La relazione introduttiva di don Andrea Bigalli, vicedirettore della Caritas di Firenze, che ha aperto il primo convegno delle Caritas della Toscana, è un parallelo continuo fra sacre scritture e vita quotidiana. «Perché ha detto il sacerdote l’esperienza delle Caritas è il trait d’union fra la quotidianità e la teologia e deve, continuamente, offrire a quest’ultima materiale da elaborare».
Nei gruppi di lavoro il passaggio dalle enunciazioni di principio alla concretezza del quotidiano. «La novità ha detto il delegato don Renzo Chesi è la nascita di un coordinamento regionale per quanto riguarda gl’interventi di solidarietà internazionale, che va ad affiancarsi a quelli già costituiti». Fra le indicazioni operative, invece, «emerge la necessità di spostare un po’ l’ago della bilancia dal fare all’educare per quanto riguarda le Caritas parrocchiali, di proseguire sulla strada della collaborazione con i servizi pubblici e del privato sociale per quel che concerne i centri d’ascolto e di dare maggiore visibilità, anche ecclesiale, alle esperienze del nuovo servizio civile nazionale».