Si celebra domenica 22 maggio l’ottava edizione del Premio Buon Samaritano, assegnato dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria di Roma ai volontari e agli operatori che si distinguono nel loro servizio accanto a malati, anziani e disabili. Il vescovo Armando Brambilla, delegato per l’assistenza religiosa negli ospedali di Roma, consegnerà il riconoscimento a 14 famiglie e a un’associazione che si dedica al sostegno dei bambini oligofrenici provenienti dalla Bielorussia. Si tratta di Aiutaci ad aiutarli, associazione nata circa tre anni fa su iniziativa di alcune famiglie che ospitano ormai da tempo bambini bielorussi affetti da oligofrenia, a causa della catastrofe di Chernobyl. I piccoli vengono accolti dalle famiglie associate per 30, 60 o 90 giorni all’anno, insieme ai loro insegnanti di madre lingua, perché possano continuare a frequentare la scuola. Gli altri, quelli che rimangono negli istituti della Bielorussia, vengono comunque seguiti con aiuti concreti: in questi anni sono state ristrutturate delle infermerie, sono state acquistate attrezzature per avviare i ragazzi a un mestiere, è stata riorganizzata la cucina di un istituto. E periodicamente vengono inviati capi di abbigliamento per ragazzi e bambini. Saranno premiati quest’anno anche nuclei familiari impegnati al loro interno nell’assistenza a figli o genitori malati, come il caso della famiglia Lopresto, con quattro figli adottivi di cui una affetta dalla sindrome di Down. Sir