Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Sodano a Sansepolcro: “Serve nuova evangelizzazione”
Un sentiero da percorrere, per una nuova evangelizzazione. Questo il messaggio lanciato dal cardinal Angelo Sodano, durante l’omelia per la celebrazione della solennità di Sant’Egidio e Dedicazione della concattedrale di Sansepolcro.
A mille anni esatti dalla fondazione dell’antica abbazia benedettina, attorno alla quale sorse poi il borgo che diede i natali, tra gli altri, a Piero della Francesca e fra Luca Pacioli, il Decano del collegio cardinalizio ha voluto tracciare un percorso, un “programma d’azione”. Occorre “riproporre con nuovo vigore quel messaggio evangelico che Cristo ci ha lasciato e che ha poi vivificato” “la nostra società”. Un invito a rileggere la propria storia millenaria e a farne “lievito” per il futuro perché, come aveva sottolineato Papa Benedetto XVI, lo scorso 13 maggio, durante la sua Visita Pastorale alla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, “i valori evangelici continuino a fecondare le coscienze e la storia quotidiana della popolazione”.
Prima della celebrazione, Sodano è stato accolto in Piazza San Francesco dallo spettacolo del gruppo Sbandieratori e dai musici del gruppo Balestrieri di Sansepolcro. Poi la tappa nel Museo civico, dov’è conservato l’affresco della Resurrezione di Piero della Francesca, simbolo del Borgo. Qui il saluto del sindaco, Daniela Frullani. “Le sfide che abbiamo di fronte ha detto il primo cittadino – sono tante e difficili. Ci sostiene la consapevolezza che viviamo in una terra di solida e antica civiltà”
Quindi la preghiera all’interno dell’oratorio di San Rocco, dov’è conservato il simulacro del Santo Sepolcro di Gerusalemme, risalente al 600.
Infine, la celebrazione nel Duomo millenario in origine dedicato ai quattro evangelisti e al Santo Sepolcro e oggi dedicato a San Giovanni evangelista
“Questo millenario sia da stimolo a seguire l’esempio dei pellegrini Arcano ed Egidio – ha detto l’arcivescovo Riccardo Fontana, pastore della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro -. Oggi però, non si tratta di costruire chiese ma la Gerusalemme del cielo”. Poi l’esortazione a sacerdoti e seminaristi: “Coraggio, ora tocca a voi scrivere una storia fatta di speranza”.