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SOCIAL FORUM: PAX CHRISTI E MISSIONARI, NON SI DISTRIBUISCONO SOGNI E UTOPIE

“C’è una impressionante partecipazione agli incontri sulla non violenza” osserva don Tonio Dell’Olio, coordinatore di Pax Christi Italia, che al Social Forum Europeo, in corso a Firenze fino al 10 novembre, promuove, insieme ad altre organizzazioni, numerosi seminari sui temi della pace e del dialogo tra Chiese e religioni. “Il popolo di Porto Alegre – afferma Dell’Olio – non è solo un movimento giovanile come poteva essere quello del ’68, non distribuisce sogni e utopie, descrive percorsi e itinerari molto concreti”.

Dell’Olio, affrontando una questione che preoccupa l’opinione pubblica, sottolinea che “l’uso della violenza si ritorce contro il movimento stesso” perché “accetta lo stesso linguaggio di chi parla con la guerra. Stare su questo terreno non paga, si è sconfitti già nei metodi prima ancora che nelle finalità”.

E sui giovani cattolici presenti al Forum – a loro è stata assegnata la piazza S.Maria Novella, dove la Rete Lilliput e la Tavola della pace hanno allestito una tenda, mentre nella chiesa saranno celebrate ogni giorno due messe (alle 8 e alle 17) – don Luca Niccheri, fiorentino, coordinatore regionale dei centri missionari della Toscana, osserva che “è una presenza minoritaria dal punto di vista delle sigle, ma se si va a vedere quanta gente vive il proprio impegno in movimenti, reti, gruppi in un ottica vocazionale, cioè come chiamata di Dio ad impegnarsi in questo momento a lottare per la giustizia, la pace, i diritti, allora il numero e la qualità delle persone aumenta”.

Don Niccheri, infine, rivendica, da parte dei missionari, “una primogenitura rispetto alla riflessione sui temi della globalizzazione. Non condivido l’accusa di andare a rimorchio di altre culture, semmai siamo stati i primi a sollevare il problema”. Sir