Si è tenuta ieri a Ljubljana la firma solenne della Dichiarazione congiunta dei Rappresentanti delle quattro maggiori comunità religiose in Slovenia in occasione della Preghiera ed il Digiuno per la Patria. Alla firma hanno partecipato l’arcivescovo metropolita di Ljubljana e presidente della Conferenza episcopale slovena (Ces), mons. Anton Stres, il vescovo capo della Chiesa luterano-protestante Geza Ernia, l’arciprete di Ljubljana della Chiesa serbo-ortodossa rev. Peran Boković ed il Muftì della Comunità islamica Nedad Grabus. La firma della Dichiarazione è uno dei momenti salienti nell’ambito dell’iniziativa La Preghiera ed il Digiuno per la Patria, proposta da movimenti laicali in occasione del 20° anniversario dell’indipendenza della Slovenia. La conclusione avverrà domani, 22 giugno, con una maratona di preghiera di 24 ore da parte delle maggiori comunità religiose. Gli organizzatori dell’evento, preceduto da una novena di preghiera che si svolge in tutte le parrocchie, vedono in questa forma di spiritualità un importante contributo per dare nuovo slancio alla società slovena. Nella Dichiarazione vengono riaffermati valori come la dignità della persona umana, il ruolo della famiglia e l’importanza della libertà religiosa, quali fondamenti di ogni società e nazione.Sir