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Siria: Unicef, “oltre 7,5 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria”
"Dopo 14 anni di conflitto, i bambini della Siria hanno sofferto senza tregua. Ora è il momento di ricostruire, guarire una nazione divisa, dare ai bambini e ai giovani un futuro”

Oggi in Siria, ricorda l’Unicef, ricorrono i 100 giorni dal recente cambiamento del dicembre 2024. “Dopo 14 anni di conflitto, i bambini della Siria hanno sofferto senza tregua. Ora è il momento di ricostruire, guarire una nazione divisa, dare ai bambini e ai giovani un futuro”, l’appello dell’Unicef, che sottolinea: “La Siria rimane una delle più grandi crisi umanitarie al mondo: oltre 7,5 milioni di bambini in Siria hanno bisogno di assistenza umanitaria; le loro speranze di un mondo migliore restano più forti che mai”.
L’Unicef offre alcuni dati sui bambini e sulla situazione nel Paese: “In Siria 16,7 milioni di persone – fra cui 7,5 milioni di bambini – hanno bisogno di aiuto; 7,4 milioni di persone sono sfollate all’interno del paese e più della metà sono bambini; quasi 2,5 milioni di bambini sono fuori dalla scuola e più di 1 milione di bambini rischia di abbandonare la scuola; 500.000 bambini sono malnutriti e 2 milioni di bambini non ha accesso ad una adeguata alimentazione; 9 persone su 10 in Siria sono al disotto della soglia di povertà e 1 su 4 non ha lavoro; il 66% delle persone vive in estrema povertà. Sul fronte istruzione, 7,2 milioni di bambini necessitano di un supporto educativo; 1 scuola su 3 è inutilizzabile (distrutta, danneggiata o usata come rifugio per gli sfollati)”.
Ancora: 6,4 milioni di bambini necessitano di servizi di protezione. “I bambini e i giovani continuano a essere gravemente a rischio a causa degli ordigni inesplosi, che mettono a rischio almeno 5 milioni di bambini. Si stima – precisa l’Unicef – che quasi 300.000 ordigni siano sparsi in tutta la Siria. Tutti i bambini devono affrontare una qualche forma di disagio psicosociale”.
Altri problemi riguardano acqua e servizi igienico sanitari: “L’efficienza delle infrastrutture idriche è al 49%; il 70% delle acque reflue non viene trattato”. Inoltre, “14,9 milioni di persone hanno bisogno di assistenza sanitaria”.
In questo momento critico, l’Unicef rimane fermo nel suo impegno a proteggere e sostenere i bambini e i giovani siriani. “Negli ultimi 100 giorni – si legge in una nota -, l’Unicef ha lavorato instancabilmente per sviluppare un programma nazionale efficiente, efficace, agile, reattivo e allineato a livello nazionale per sostenere la Siria nel suo percorso verso la ripresa, la pace e lo sviluppo. Il programma dell’Unicef continuerà a concentrarsi su cinque aree di obiettivi prioritari, tra cui: l’istruzione, la protezione dell’infanzia, i servizi igienici e sanitari (Wash), la salute e la nutrizione e le politiche sociali”. In Siria, conclude l’Unicef, “i bambini devono ancora affrontare molte sfide e la loro protezione continua ad essere la nostra più grande priorità”.