Mondo
Siria, «Pro Terra Santa» invia aiuti ad Aleppo
In arrivo beni alimentari e medicinali grazie a un progetto dell’Associazione pro Terra Sancta finanziato dalla Cooperazione italiana alla Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.
![](https://www.toscanaoggi.it/wp-content/uploads/2015/05/Siria-Pro-Terra-Santa-invia-aiuti-ad-Aleppo.jpg)
Nella prima settimana di maggio sono arrivati nuovi aiuti umanitari alla popolazione di Aleppo, cittadina a nord-ovest della Siria, dove il conflitto, in corso da più di quattro anni, è particolarmente violento e incessante. Il 60-70% della popolazione vive al di sotto della linea di povertà, non ha lavoro, cibo e medicinali ma specialmente ha perso ogni speranza, ha smesso di credere in un cambiamento, di reagire e perfino di curarsi.
L’Associazione pro Terra Sancta, grazie al progetto «Emergenza Siria: supporto alle popolazioni vittime del conflitto» finanziato dalla Cooperazione italiana alla Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, ha potuto consegnare un considerevole numero di generi alimentari, beni di consumo e medicinali che nei prossimi giorni saranno distribuiti al Centro di accoglienza francescano e all’Ospedale «La Speranza» (Al-Rajaa).
L’associazione pro Terra Sancta sostiene l’Ospedale al-Raja’ da diversi mesi. Situato nella zona Ovest – la parte controllata dal Governo – la struttura continua a garantire cure ed eseguire interventi chirurgici grazie alla costanza e alla dedizione della direzione e del personale medico e infermieristico. La scarsità di risorse e l’innalzamento dei prezzi stanno mettendo però a rischio la sua sopravvivenza. Per questa ragione c’è molta attesa per i nuovi aiuti. Si tratta di beni di consumo (disinfettanti, guanti e maschere per operazioni, occorrente per suture, fasciature, ingessature, bendaggi ecc.) e medicinali (antinfiammatori, antibiotici, antidolorifici, anestetici ecc.): circa ottocento pacchi arrivati in due trasporti separati per ragioni di sicurezza. Questa preziosa fornitura contribuirà a far fronte alle emergenze sempre maggiori e a garantire le cure ai pazienti che soffrono di malattie croniche. Si è calcolato che nel 2014 ogni mese si sono rivolte a questa struttura ospedaliera circa 800-1000 persone.
Al centro di accoglienza del Convento francescano della Custodia di Terra Santa sono destinati invece due camion contenenti generi alimentari di prima necessità per serviranno a circa 400 famiglie residenti. Il parziale isolamento di Aleppo dal resto delle aree controllate dal governo e la crescente disoccupazione ha reso la popolazione ancora più vulnerabile e bisognosa di beni essenziali: olio, latte, burro, formaggio, riso, pasta, legumi, cibo in scatola, tè. Ogni famiglia riceverà un pacco contenente gli alimenti, proporzionale al numero dei membri che la compongono. Il fabbisogno è stato calcolato dagli operatori del centro che per tutto questo periodo di preparazione hanno lavorato dalla Siria in costante comunicazione con lo staff dell’Associazione.
I pacchi saranno assemblati e distribuiti nei prossimi giorni con l’aiuto di un gruppo di volontari del centro, coordinati da fra Ibrahim, Parroco di Aleppo e responsabile locale.
Nelle prossime settimane altri rifornimenti saranno destinati sempre ad Aleppo e alla comunità di Knayeh, Villaggio nella zona dell’Oronte vicino alla Turchia in grave difficoltà e isolamento, dove alcuni mesi fa sono stati rapiti (e poi per fortuna rilasciati) il Parroco fra Hanna Jallouf e diversi civili.
La presenza della Custodia di Terra Santa in Siria è sempre costante e attiva, grazie al supporto dell’Associazione pro Terra Sancta, ma il bisogno è enorme e richiesta di aiuto in continuo aumento. I frati della corda qui rappresentano la Chiesa cattolica di rito latino. Attualmente sono 14 e risiedono a Damasco, Aleppo e in tanti villaggi nella valle dell’Oronte al confine con la Turchia. Le campagne di raccolta fondi hanno permesso di continuare a sostenere gli aiuti ai Conventi e ai 4 Centri di accoglienza attivi, oltre ad Aleppo, nelle località di Damasco, Latakia, e Knayeh. I centri hanno lo scopo di offrire posti letto agli sfollati, affrontando svariate situazioni di emergenza e fornire i beni essenziali di prima necessità.
Le organizzazioni umanitarie hanno gravi difficoltà a entrare in Siria e quindi a operare direttamente sul territorio: la maggior parte degli interventi finanziati è gestita in modalità remota dai Paesi confinanti. La presenza di Parrocchie e Conventi permette ai frati della Custodia di Terra Santa maggiore libertà nel portare aiuti alla popolazione, anche se i rischi sono altissimi.