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Siria: l’impegno di Caritas Giordania per i rifugiati

Caritas di Giordania, in cooperazione con quelle di Germania, Danimarca e l'Avsi, sta pianificando una campagna per aiutare migliaia di famiglie siriane dislocate tra Amman e le zone più remote della Giordania.

Potrebbero raggiungere quota 700 mila i siriani che, in fuga dal loro Paese, sono attesi entro gennaio 2013 nei campi di accoglienza Unhcr, (Organizzazione Onu per i rifugiati), di Turchia e Giordania. È quanto emerge da un rapporto di Caritas Giordania che segue da vicino gli sviluppi della crisi siriana offrendo accoglienza a quanti lasciano il Paese in cerca di rifugio e sicurezza. Citando stime Onu, il rapporto stabilisce in 460 mila i rifugiati siriani nelle nazioni vicine e in Nord Africa, in 20 mila quelli in Europa, mentre sarebbero 40 mila, ma la cifra è ufficiosa, i morti dal marzo 2011. Nel frattempo non si allenta l’azione umanitaria nei campi rifugiati. A Zaatari l’Unicef sta predisponendo l’erogazione di acqua calda e la consegna di pane da parte di forni locali. Nel campo, inoltre, entro la fine dell’anno salirà a 3000 il numero di caravan istallati in aggiunta ai 1000 tendoni donati dall’Arabia Saudita. Sul piano sanitario proseguono le vaccinazioni contro la polio e morbillo: sono 1611 i bambini siriani sotto i cinque anni vaccinati, mentre salgono le preoccupazioni per quello della sicurezza interna ai campi. Le autorità giordane stanno pensando di distribuire ai rifugiati siriani carte di identità per i servizi.

Lo scopo, si legge nel rapporto, è anche quello di coordinare al meglio gli aiuti. Le stesse autorità hanno deciso di emettere nei campi rifugiati certificati di morte e di nascita. Ad oggi, il rapporto reca la data dell’8 dicembre, sono state certificate 95 nascite e sei matrimoni. Da parte sua la Caritas di Giordania, in cooperazione con quelle di Germania, Danimarca e l’Avsi, sta pianificando una campagna che va da dicembre 2012 a marzo 2013, per aiutare migliaia di famiglie siriane dislocate tra Amman e le zone più remote della Giordania. La stagione invernale, infatti, ha reso necessaria la distribuzione di coperte, caloriferi, cibo, kerosene. Allo stesso modo sono partner di Caritas Giordania anche quelle della Svizzera, di Lussemburgo e Repubblica Ceca, attive nei centri di Mafraq, Zarqa, Irbid, Amman, Madaba. Sono oltre 60 mila le persone assistite ripartite in 12062 famiglie. Dallo scorso 4 dicembre, infine, a Mafraq, è attivo un progetto rivolto a 100 ragazzi siriani di età compresa tra i 6 e i 14 anni, con attività di laboratorio che occupano diverse ore al giorno.